Il quotidiano britannico Financial Times elegge il presidente ucraino per via della sua “straordinaria posizione di leadership e forza d’animo” che gli ha permesso di guadagnarsi un posto nella storia. Zelensky “incarna la resilienza e il coraggio del suo popolo contro l’aggressione russa” ed è diventato “un alfiere della democrazia liberale nel più grande confronto globale contro l’autoritarismo del ventunesimo secolo”, scrive il Financial Times.
In Ucraina Volodymyr Zelensky è molto famoso: la sua popolarità è dovuta alla celebre serie tv “Servitore del Popolo” in cui interpreta il ruolo da protagonista di un professore che decide di candidarsi alla presidenza. Il passo da fiction a realtà è stato breve. Nel marzo 2018 infatti, alcuni dipendenti di Kvartal 95 (casa di produzione fondata da Zelensky stesso) decidono di fondare un partito con lo stesso nome dello show televisivo “Servitore del Popolo” cavalcando l’onda del successo riscosso dallo show televisivo. Il 31 dicembre dello stesso anno Zelensky annuncia la sua candidatura alle elezioni presidenziali.
Zelensky costruisce il successo in campagna elettorale sulla sua popolarità e sul tema della lotta alla corruzione, diventando il candidato più votato al primo turno (30,24% dei consensi) e sconfiggendo il presidente uscente Porosenko con il 73% dei consensi, vincendo le elezioni.
Considerato da molti elettori un filorusso dato che la prima lingua di Zelensky è il russo, non l’ucraino. Il presidente tuttavia ha sempre negato la sua vicinanza a Mosca, lavorando duramente per il progressivo avvicinamento della nazione all’Occidente. Nell’aprile 2021 in seguito alla mobilitazione di truppe russe ai confini del territorio, Zelensky contatta il presidente americano Joe Biden per firmare l’ingresso dell’Ucraina nella Nato. Il 26 novembre 2021 Zelensky accusa pubblicamente Putin di aver organizzato un colpo di stato ai suoi danni, dichiarazioni ovviamente smentite dal governo russo. Agli inizi del 2022 però l’intelligence americana riconosce come molto probabile un’invasione dell’Ucraina da parte della Russia.
Il 24 febbraio 2022 Zelensky tiene un discorso in tv in cui invita i cittadini russi a mostrare il loro dissenso nei confronti di eventuali scelte politiche del loro governo ai danni dell’Ucraina, con l’intento di prevenire una sanguinosa guerra. IL 25 febbraio 2022 nonostante tutti gli sforzi di mediazione, l’esercito russo inizia l’invasione dell’Ucraina. Zelensky proclama la legge marziale e decide di restare al fianco del proprio paese, a Kiev, rifiutando il salvacondotto offertogli dagli Stati Uniti.
Ad oggi, nel giorno in cui la sua città natale viene bombardata il Financial Times elegge Zelensky “uomo dell’anno” paragonandolo ad un altro grande politico della storia Winston Churchill. Esattamente come fece Churchill quando andò alla radio per unire il paese contro il blitz della Germania nazista sul Regno Unito, allo stesso modo “Zelensky ha usato i social media per fare una campagna incessante per ottenere il sostegno militare e finanziario occidentale, trasformando la difficile situazione del suo popolo in una leva morale sui leader di Europa e Stati Uniti.
Ha convinto gli europei a sostenere gli enormi costi per opporsi a Putin e ad offrire a Kiev un percorso verso l’adesione all’UE“. In un’intervista al Financial Times il leader ucraino durante i primi giorni d’invasione aveva dichiarato di essere “più responsabile che coraggioso” auspicando il ritorno ad una vita normale e il desiderio di trascorrere una tranquilla giornata di pesca nel Dnipro con suo figlio.
“Un leader che si dipinge come un uomo qualunque con gusti umili e un profondo senso di umanità, qualità che gli hanno fatto guadagnare l’ammirazione degli ucraini e dei loro sostenitori all’estero”, afferma il FT. Il quotidiano britannico lo definisce un “alfiere della democrazia liberale” nonché “l’antitesi del presidente russo Vladimir Putin, nascosto al Cremlino, la cui ossessione per la ricostruzione di un impero è costata decine, forse centinaia, di migliaia di vite”. Per tutti questi motivi è stato riconosciuto a Zelensky il titolo di “Persona dell’anno”.