Eurozona in recessione tecnica: cosa dobbiamo aspettarci
Secondo i dati elaborati dall’Eurostar, l’Eurozona nel primo trimestre del 2023 sembrerebbe entrata in recessione tecnica avendo registrato, per due trimestri consecutivi, una contrazione del PIL pari allo 0,1%.
Nel primo trimestre del 2023, i 20 paesi appartenenti alla zona euro hanno registrato una diminuzione del PIL pari allo 0,1% sebbene paesi quali la Polonia ed il Lussemburgo abbiano registrato un aumento pari rispettivamente al 3,8% e al 2%. Ma quando si parla di “recessione tecnica”, cosa si intende?
Eurozona: cos’è la recessione tecnica
Si è in recessione tecnica quando il prodotto interno lordo (PIL) di un trimestre è inferiore a quello del trimestre precedente per due volte di seguito. In parole tecniche, si ha recessione tecnica quando la variazione congiunturale, ossia quella che mette a confronto il trimestre precedente, è negativa per due trimestri consecutivi.
Quali sono le cause
Ma quali potrebbero essere le cause della recessione tecnica che stiamo vivendo? Sono varie le cause alla base di una contrazione negativa del PIL. Alcune potrebbero essere “endogene” cioè non causate da fattori esterni. Tecnicamente ad ogni periodo espansivo segue sempre un periodo di recessione seguito a sua volta da una ripresa. Ma noi usciamo da un periodo non propriamente facile e siamo stati protagonisti di uno shock esterno che ha causato non poche recessioni economiche: la pandemia da Covid 19.
Ma individuare una recessione non è poi una cosa facile e non basta solamente studiare l’andamento del PIL. Il National Bureau of Economic research di Cambridge per determinare la fine di una recessione infatti, valuta non soltanto l’andamento del prodotto interno lordo ma anche i livelli di occupazione, il reddito, la produzione industriale, le vendite al dettaglio ed anche quelle all’ingrosso. Quali sono le regole per stabilire se si è in recessione? Gli analisti le chiamano le “rules of thumbs” e sono le regole maggiormente utilizzate per far si che si capisca se una recessione sarà breve o lunga. Dunque, vengono utilizzate soprattutto per stabilire se ci troviamo di fronte ad una recessione tecnica o ad una recessione economica.
Differenza tra recessione tecnica e recessione economica
La differenza tra recessione tecnica e recessione economica non è poi così scontata. Abbiamo detto che si parla di recessione tecnica quando il PIL è in calo per due trimestri consecutivi. Si parla invece di recessione economica quando il PIL è in calo in modo tendenziale cioè cala messo a confronto con il PIL dell’anno precedente, dunque nel lungo periodo.
Eurozona: cosa comporta la recessione tecnica
Generalmente una recessione tecnica può comportare le seguenti conseguenze: un calo della crescita della produzione, una riduzione dei tassi di interesse ed anche un aumento della disoccupazione cosa che invece non sta accadendo in questo periodo.
Aumenta l’occupazione
Infatti, good news arrivano proprio dal lato dell’occupazione. In Italia, ad esempio, il primo trimestre ha visto un aumento dei posti di lavoro pari allo 0,8% e del 2,2% a livello annuo. Nel complesso nell’UE l’occupazione è aumentata dello 0,5%. Basti pensare che, solo in Estonia, è aumentata del 4,4% mentre in Lituania si è ridotto del 1,5%. Dunque, nonostante l’ingresso nella fase di recessione tecnica, l’Eurozona sta dimostrando una certa resilienza lato occupazione cosa che potrebbe rappresentare un’ottima base per la ripresa dei prossimi trimestri.