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Doubts and uncertainties about the European Recovery and Resilience Plan against the crisis of the Covid virus pandemic - concept with european flag, jute bag of money and question mark

L’Italia è di fronte a una delle sfide più impegnative della sua storia recente: affrontare la crisi economica e sociale causata dalla pandemia di COVID-19. Per dare una speranza di rilancio e prosperità al Paese, il governo italiano ha adottato il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), un ambizioso programma che mira a rilanciare l’economia, promuovere la sostenibilità e costruire un futuro più solido per tutti i cittadini. In questo articolo vedremo nel dettaglio cos’è, quali obiettivi sono stati raggiunti e quali sono le prospettive future per il nostro Paese.

Cosa è il PNRR e perché è importante?

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Il PNRR è un piano di investimenti e riforme che mira a utilizzare i fondi del Recovery and Resilience Facility (RRF) dell’Unione Europea per stimolare la ripresa economica e promuovere la resilienza dei sistemi sociali ed economici italiani. Il PNRR rappresenta un’opportunità unica per l’Italia di beneficiare di un finanziamento significativo e di avviare progetti di trasformazione a lungo termine.

Il PNRR è importante per diversi motivi. Innanzitutto, aiuterà l’Italia a superare gli effetti economici e sociali della pandemia di COVID-19, fornendo risorse finanziarie per la ripresa economica e la creazione di occupazione. In secondo luogo, il PNRR promuoverà la modernizzazione dell’economia italiana, favorendo la transizione verso un’economia verde e digitale. Infine, il PNRR permetterà all’Italia di raggiungere gli obiettivi di sviluppo sostenibile dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite, contribuendo alla lotta contro il cambiamento climatico e promuovendo la sostenibilità ambientale.

I pilastri del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza

Il PNRR si basa su sei pilastri fondamentali:

  • Digitalizzazione: L’Italia è determinata a diventare un’economia digitale avanzata, migliorando l’accesso a Internet ad alta velocità in tutto il Paese e promuovendo l’innovazione tecnologica nelle imprese e nei servizi pubblici.
  • Transizione ecologica: La sostenibilità ambientale è al centro del PNRR. L’Italia punta a ridurre le emissioni di gas serra, promuovere l’uso di energie rinnovabili e migliorare l’efficienza energetica, favorendo un’economia più verde e resiliente.
  • Infrastrutture per la mobilità sostenibile: Il Piano prevede investimenti significativi per migliorare le infrastrutture di trasporto e promuovere la mobilità sostenibile, facilitando la transizione verso mezzi di trasporto a basse emissioni e infrastrutture più efficienti.
  • Istruzione e ricerca: Investire nelle nuove generazioni è essenziale per costruire un futuro solido. Il PNRR prevede misure per migliorare il sistema educativo e promuovere la ricerca e lo sviluppo tecnologico.
  • Inclusione sociale: Il Piano si propone di ridurre le disuguaglianze e promuovere l’inclusione sociale, garantendo l’accesso a servizi essenziali per tutti i cittadini, indipendentemente dalla loro situazione economica.
  • Salute: La pandemia ha evidenziato l’importanza di un sistema sanitario forte e resiliente. Il PNRR prevede investimenti per migliorare la sanità pubblica e garantire un migliore accesso alle cure e ai servizi sanitari.

Struttura di Governance del PNRR: Articolazione e Responsabilità

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Nella versione finale del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), sono state definite con maggior precisione le linee guida per la sua governance, in coerenza con quanto anticipato dal Presidente del Consiglio, Mario Draghi, e dal Ministro dell’Economia, Daniele Franco. La struttura di governance si compone di tre elementi chiave: una struttura di coordinamento centrale situata presso il Ministero dell’Economia, responsabile della supervisione dell’attuazione del piano e dell’invio delle richieste di pagamento alla Commissione Europea.

Parallelamente, sono state istituite due altre strutture: una per la valutazione e un’altra dedicata al controllo. Le amministrazioni territoriali assumono una responsabilità diretta riguardo agli investimenti e alle riforme di loro competenza, inviando rapporti periodici alla struttura di coordinamento centrale. Inoltre, al fine di migliorare la capacità di investimento delle amministrazioni territoriali e semplificare le procedure, il governo ha affiancato delle task force.

Avvio del PNRR e Progressi del Secondo Semestre 2021

Il processo di attuazione del PNRR ha avuto inizio con l’approvazione di un decreto-legge contenente le prime misure per rafforzare le strutture amministrative e semplificare le procedure. A tal proposito, è stata costituita una cabina di regia presieduta dal Presidente del Consiglio dei ministri e supportata da una segreteria tecnica presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri. La durata della cabina di regia va oltre il mandato del governo e si estenderà fino al completamento del PNRR entro il 31 dicembre 2026.

Nel corso del secondo semestre del 2021, sono stati raggiunti 51 obiettivi previsti dal PNRR, con 24 misure relative agli investimenti e 27 riguardanti le riforme. Le prime riunioni della cabina di regia hanno affrontato temi cruciali come l’istruzione, l’università e la ricerca, e sono state adottate misure concrete per potenziare le infrastrutture fisiche, digitali e le competenze nel Paese. Nel dicembre 2021, l’Italia ha richiesto alla Commissione Europea il pagamento della prima rata dei fondi del PNRR, pari a 24,1 miliardi di euro, segnando ulteriori progressi nel percorso di ripresa e resilienza del Paese.

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Obiettivi e sfide del 2022

Il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) dell’Italia per il 2022 si presenta con obiettivi più ambiziosi rispetto all’anno precedente. Con il miraggio di raggiungere 83 Traguardi e 17 Obiettivi, il governo italiano è determinato a superare le sfide e ottenere risultati significativi nell’attuazione del piano di ripresa economica.

Investimenti nell’Infrastruttura Digitale ed Educativa

L’anno è iniziato con il lancio di un bando per l’internet veloce, destinando quasi 3,7 miliardi di euro per collegare scuole e strutture sanitarie in tutto il Paese entro il 2026. Questo intervento mira a migliorare l’accesso alle risorse digitali e ad accelerare il processo di digitalizzazione del settore educativo e sanitario. Parallelamente, a fine gennaio, è stato pubblicato un bando per finanziare progetti di rilevante interesse nazionale (PRIN) destinato a professori e ricercatori under 40, con l’obiettivo di sostenere la ricerca e l’innovazione in diverse aree.

Risultati Positivi e Approvazione delle Rate

A febbraio, l’Italia ha ricevuto una comunicazione positiva da Bruxelles riguardante i risultati del 2021, ottenendo il via libera all’erogazione della prima rata di finanziamenti pari a 21 miliardi di euro (10 di trasferimenti e 11 di prestiti). Questo segnala il riconoscimento da parte dell’Unione Europea dei progressi compiuti nell’attuazione del PNRR.

Nuova Governance per Affrontare le Sfide

A febbraio 2023, il Consiglio dei Ministri ha approvato un decreto legge che introduce significative modifiche alla governance del PNRR. Una nuova struttura di missione, guidata dal Ministro delegato, è stata istituita presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri. Questa struttura avrà il compito di monitorare e controllare l’avanzamento del Piano e sarà il punto di contatto nazionale per l’attuazione del PNRR. Il decreto rafforza anche i poteri del Presidente del Consiglio dei ministri nel caso di ritardi o inerzie nel processo di implementazione.

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Missione Digitalizzazione: Trasformazione Strutturale del Paese

La missione da perseguire è quella della trasformazione digitale del Paese, un cambiamento strutturale che coinvolge trasversalmente tutte e sei le missioni del PNRR.

Digitalizzazione nella Scuola, Sanità e Settori Economici

La digitalizzazione riguarda la scuola nei programmi didattici, le competenze di docenti e studenti, le funzioni amministrative e gli edifici. Riguarda anche la sanità, con investimenti nelle infrastrutture ospedaliere, dispositivi medici e competenze del personale. Inoltre, si estende al settore agricolo, ai processi industriali e al terziario.

Impatto sulla Pubblica Amministrazione

La digitalizzazione ha un ruolo fondamentale nella pubblica amministrazione, con riflessi sulle dotazioni tecnologiche, il capitale umano e infrastrutturale, l’organizzazione e la modalità di erogazione dei servizi ai cittadini. Il PNRR mira a un’efficace automazione e digitalizzazione della PA, incluso il miglioramento dei processi, l’upskilling del personale e la semplificazione delle procedure.

Transizione 4.0: Innovazione e Digitalizzazione del Sistema Produttivo

La componente due della Missione si concentra sulla promozione dell’innovazione e della digitalizzazione del sistema produttivo. Comprende incentivi per gli investimenti in tecnologia (Transizione 4.0), ricerca e sviluppo, e una riforma del sistema di proprietà industriale. Vengono supportati i settori ad alto contenuto tecnologico e sinergici con iniziative strategiche europee, e si punta alla trasformazione delle piccole e medie imprese per migliorare la competitività.

Cultura, Turismo e Valorizzazione del Patrimonio

Il comparto turistico, gravemente colpito dalla crisi del Covid, necessita di valorizzazione e sviluppo per affrontare la stagionalità e promuovere il potenziale turistico inespresso. Il PNRR mira a proteggere e valorizzare anche i siti minori come i borghi, rigenerare le periferie urbane e migliorare le strutture turistiche e i servizi. L’obiettivo è una sostenibilità ambientale e il pieno sfruttamento delle potenzialità del digitale per offrire nuovi servizi e migliorare l’attrattività complessiva.

Prospettive future

prospettive future

Le prospettive future per l’Italia, sulla base del PNRR e delle missioni di digitalizzazione, innovazione e cultura, sembrano promettenti. La trasformazione digitale del Paese apre nuove opportunità in vari settori, dall’istruzione alla sanità, dall’industria all’amministrazione pubblica. Con un focus sulla digitalizzazione e l’innovazione, si potrebbe assistere a un aumento dell’efficienza e della competitività dell’economia italiana, favorendo la crescita e l’attrazione di investimenti stranieri.

La promozione dell’innovazione e della digitalizzazione nel sistema produttivo, insieme agli investimenti mirati nei settori ad alto contenuto tecnologico, potrebbe consentire alle imprese italiane di essere più competitive a livello internazionale. Inoltre, la valorizzazione del patrimonio culturale e turistico del Paese potrebbe non solo contribuire alla ripresa economica ma anche a una migliore fruizione e conservazione delle bellezze e delle risorse uniche dell’Italia.

La digitalizzazione della pubblica amministrazione, inoltre, potrebbe portare a un miglioramento dei servizi offerti ai cittadini e alle imprese, riducendo la burocrazia e semplificando le procedure. Questo potrebbe aumentare la fiducia nella PA e migliorare l’efficienza del sistema pubblico.

L’importanza di una corretta gestione

Tuttavia, per sfruttare appieno le potenzialità delle iniziative previste nel PNRR, sarà fondamentale un’attuazione efficace e una corretta gestione delle risorse. Sarà cruciale che il Paese sappia attingere alle competenze esistenti e sviluppare nuove capacità per garantire una realizzazione coerente con gli obiettivi pianificati. Inoltre, sarà importante monitorare costantemente i progressi e apportare eventuali correzioni di rotta quando necessario.