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Che cos’è il BRICS e quali nuovi paesi ne fanno parte?

Nel corso della conferenza stampa conclusiva del summit, il presidente sudafricano Cyril Ramaphosa ha annunciato un importante sviluppo per il gruppo BRICS. A partire dal 1° gennaio 2024, il Brasile, la Russia, l’India, la Cina e il Sudafrica saranno affiancati da sei nuovi membri effettivi: Argentina, Egitto, Etiopia, Iran, Arabia Saudita ed Emirati Arabi Uniti. Questo ampliamento segna una significativa evoluzione nella collaborazione tra nazioni emergenti e in via di sviluppo, aprendo nuove opportunità e sfide per il contesto globale.

Che cos’è il BRICS?


BRICS è un acronimo che sta per Brasile, Russia, India, Cina e Sudafrica. Si riferisce a un gruppo di cinque importanti economie emergenti, che si sono unite per formare una cooperazione strategica allo scopo di promuovere la crescita economica, lo sviluppo sostenibile e la stabilità globale. Questi paesi sono considerati importanti attori nella politica economica globale, poiché rappresentano una significativa parte della popolazione mondiale e dell’economia globale. Insieme, i membri del BRICS rappresentano una considerevole quota della produzione economica mondiale e detengono una grande influenza in vari settori. Il BRICS tiene regolari summit tra i capi di stato dei cinque paesi, dove discutono questioni economiche, politiche e di sviluppo. L’obiettivo principale del gruppo è quello di promuovere la cooperazione economica, la condivisione delle conoscenze e delle risorse, nonché il rafforzamento della loro voce in ambito internazionale su questioni di interesse comune.

Quando è stato creato?

Il termine “BRIC” è stato coniato per la prima volta nel 2001 dall’economista Jim O’Neill della banca d’investimento Goldman Sachs. Inizialmente, “BRIC” faceva riferimento solo a Brasile, Russia, India e Cina, che erano identificati come quattro dei principali mercati emergenti con un grande potenziale economico. Tuttavia, il processo di creazione ufficiale del gruppo BRICS è iniziato nel 2006, quando i ministri degli Esteri dei quattro paesi si sono incontrati a margine dell’Assemblea generale delle Nazioni Unite a New York. Nel 2009, durante la crisi finanziaria globale, i leader dei quattro paesi si sono incontrati ufficialmente per la prima volta a Ekaterinburg, in Russia, annunciando l’intenzione di sviluppare una cooperazione più stretta. Il primo summit dei BRICS si è tenuto nel 2009 a Ekaterinburg, dove i capi di stato dei quattro paesi hanno discusso di questioni economiche globali e hanno esplorato opportunità di collaborazione. Nel 2011, il Sudafrica è stato invitato a partecipare al summit, trasformando il “BRIC” in “BRICS”. Quindi, sebbene il concetto di “BRIC” sia stato formulato nel 2001, il gruppo BRICS nella sua forma ufficiale con tutti e cinque i paesi è stato creato nel 2011.

Nuovi membri per un maggiore impatto globale

Con l’ingresso dei sei nuovi membri (Arabia Saudita, Iran, Emirati Arabi Uniti, Etiopia, Argentina, Egitto), il peso dei Paesi BRICS nel panorama mondiale aumenterà in modo significativo. La piena adesione dell’Iran ai BRICS è stata descritta come un evento di portata storica e una conquista strategica per la politica estera del paese. Questo sviluppo sorprendente dimostra la capacità dei BRICS di unire nazioni che in passato avrebbero potuto sembrare incompatibili a causa di divergenze politiche e conflitti regionali. Come ha dichiarato il presidente brasiliano Lula da Silva, la loro combinata partecipazione rappresenterà il 36% del PIL globale e coinvolgerà il 47% della popolazione mondiale. Questo fatto conferma la crescente influenza del gruppo nell’economia globale e nei negoziati internazionali.

Una nuova tappa nella collaborazione tra Paesi emergenti

Il presidente cinese Xi Jinping ha espresso la sua soddisfazione per l’accordo raggiunto, definendo l’ampliamento dei BRICS con sei nuovi membri come un “nuovo capitolo nella collaborazione dei Paesi emergenti e in via di sviluppo”. Questa espansione rappresenta un’opportunità per consolidare gli sforzi condivisi e rafforzare ulteriormente il ruolo del BRICS come organizzazione internazionale di rilievo.

Fonte: ansa.it

Cooperazione per un ordine mondiale multipolare

I leader dei BRICS condividono la visione di un ordine mondiale multipolare, contrapposto all’idea di un mondo unipolare. Il presidente russo Putin ha sottolineato che il gruppo non intende sfidare o opporsi a nessuno, ma mira a creare nuovi centri indipendenti di sviluppo e influenza. Questo contrasta con l’approccio dei Paesi occidentali che, secondo Putin, cercano di preservare un “mondo unipolare” che perpetua forme moderne di colonialismo. Nella dichiarazione finale del vertice, i Paesi BRICS hanno espresso il loro sostegno per una soluzione pacifica del conflitto in Ucraina attraverso il dialogo e la diplomazia. Questo impegno sottolinea la posizione del gruppo a favore di negoziati e accordi bilaterali per risolvere le tensioni internazionali, in accordo con l’iniziativa africana di pace.

Un gruppo diversificato per un mondo migliore

Come evidenziato dal presidente sudafricano Ramaphosa, i Paesi BRICS sono un insieme eterogeneo di nazioni con prospettive diverse ma una visione condivisa di un mondo migliore. Questo partenariato paritario si basa su principi, standard e criteri concordati che regolamentano l’espansione del gruppo. Inoltre, i ministri delle Finanze e i governatori delle Banche centrali dei membri BRICS sono stati incaricati di considerare questioni valutarie e di pagamento per rafforzare ulteriormente la cooperazione economica.

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Filippo Coiro