Storia Economica

Dieci cose che non sai su Henry Ford

Il marchio Ford è nato a giugno del 1903 in Michigan, a Dearborn, da un’idea di Henry Ford e un’altra decina di investitori. Nei suoi primi anni di storia, la produzione era molto limitata e pochi operai si dedicavano alla fabbricazione di ciascuna unità, ma col tempo il brand è diventato uno dei più importanti e affidabili al mondo. Il cosiddetto Blue Oval, nonostante la serrata concorrenza, è oggi stabilmente fra i primi dieci marchi per guadagni ogni anno, con una distribuzione capillare in tutto il mondo e più di 150mila dipendenti. La popolarità della casa automobilistica è un vantaggio sotto diversi punti di vista: qui, per esempio, puoi trovare diversi ricambi Ford a prezzi contenuti. Ovoko si sta imponendo nell’ambito della vendita di parti usati e la sua reputazione è in rapida ascesa. In questo articolo, invece, scopriamo qualche curiosità su Ford e sul suo fondatore.

La catena di montaggio per cambiare la storia

Forse è una delle cose più note riguardo Henry Ford, ma con la catena di montaggio e la produzione in serie, Ford ha cambiato per sempre la storia della produzione di automobili e non solo, aumentando in maniera impressionante i volumi di produzione e, di riflesso, anche rendendo accessibili i veicoli a un maggior numero di persone. Dall’idea di Henry Ford è nato il concetto di “fordismo”: se prima occorrevano più di 700 minuti per ultimare la costruzione di un telaio, dopo questa enorme invenzione i tempi furono ridotti a poco più di 90 minuti.

Henry Ford è stato un grande inventore

Sebbene, contrariamente a quanto si pensa normalmente, non sia stata Ford Motor Company a costruire la prima automobile, perché il brevetto Benz batté sul tempo quello di Model T, il fondatore della casa automobilistica del Michigan aveva oltre 160 brevetti. Si trattava, in larga parte, di prodotti pensati per facilitare e accelerare il lavoro in fabbrica Fra le invenzioni di Henry Ford, per esempio, c’era una procedura per poter impiegare gli scarti del legno del Model T per diffondere le briquettes di carbone, ovvero dei blocchi di polvere di carbone utili in fase di accensione. Ma non è tutto: Ford aveva anche inventato un’automobile con carrozzeria in plastica biodegradabile.

La diminuzione dei prezzi

Henry Ford è cresciuto in povertà in una fattoria del Michigan. Non amava il lavoro agricolo, ma sembra aver sempre conservato una certa sensibilità nei confronti delle persone più umili. Con l’introduzione della catena di montaggio e la riduzione significativa del tempo necessario per costruire i veicoli, Ford provocò un abbassamento notevole dei prezzi: Model T costava soltanto 825 dollari nel 1908 e la cifra continuò a ridursi fino agli anni Venti.

Un nuovo modello di gestione del personale

Anche sotto questo aspetto si può dire che Ford Motor Company abbia fatto scuola. Henry Ford partiva dal presupposto che dipendenti più felici sarebbero stati anche più produttivi e fu per questa ragione che scelse, nel 1914, di alzare lo stipendio dei suoi dipendenti di Dearborn a 5 dollari al giorno, una cifra che era quasi doppia rispetto a quella di molti altri lavoratori negli Stati Uniti del tempo. Ford propose anche una settimana lavorativa ridotta, con cinque giorni da otto ore, ed ebbe ragione: la produttività aumentò di oltre 40 punti percentuali.

Uno degli uomini più ricchi del tempo, ma non solo

Ford Model T, la prima automobile della casa automobilistica statunitense, è uno dei veicoli più venduti di tutti i tempi, con oltre quindici milioni di immissioni sul mercato. Trainato da Model T, l’intero brand è diventato presto uno dei punti di riferimento dell’industria automobilistica e ha continuato a crescere nel corso degli anni. Questo ha permesso a Henry Ford di affermarsi come uno degli uomini più ricchi del suo tempo, con un patrimonio stimato di circa 200 miliardi di dollari. Ford, però, era un uomo molto attivo su più fronti: è stato uno dei primi businessmen americani a opporsi pubblicamente alla Prima Guerra Mondiale, assunse molte persone con varie forme di disabilità e fu fortemente voluto da Woodrow Wilson al Senato. Seppur controvoglia, Ford tentò la discesa in politica senza fare troppa campagna elettorale, ma perse dal rivale repubblicano Newberry.

Una famiglia di visionari: il tentato acquisto di Ferrari

Ebbene sì: i primi anni Sessanta non furono particolarmente brillanti per il cavallino rampante, per cui Henry Ford II, nipote del fondatore, provò ad acquistare lo storico marchio italiano e la trattativa sembrava stesse anche andando in porto. Tuttavia, Enzo Ferrari non voleva, come previsto da una clausola, che la divisione sportiva di Maranello diventasse proprietà esclusiva del Michigan. Alla fine non ci fu nessun sodalizio tra Ferrari e Ford. E il resto è storia. Curiosamente, anni prima Henry Ford aveva provato a superare la Ferrari nella storica 24 Ore di Le Mans e la cosa avvenne nel 1966, come si racconta nel film Le Mans ‘66, quando a vincere fu la Ford GT 40 guidata da Bruce McLaren. Ford ha vinto altre cinque volte la popolare gara: ben quattro tra il 1966 e il 1969, nel 1975 e nel 1980, ed è il sesto brand per numero di vittorie nella competizione.

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Redazione