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Nuove tecnologie: sfide e opportunità per le imprese italiane

L’evoluzione tecnologica, in particolare nel contesto dell’Industria 4.0, ha registrato significativi progressi negli ultimi anni, tuttavia le imprese italiane si trovano ancora di fronte a diverse difficoltà nel processo di adozione delle nuove tecnologie. Uno studio commissionato da Icim Group e condotto dalla Liuc Business School ha infatti identificato quattro principali barriere all’innovazione nelle imprese italiane, il cui abbattimento dovrebbe rappresentare una priorità per favorire la crescita economica e allineare il nostro Paese al resto del mondo.

Gli ostacoli all’integrazione tecnologica

Sebbene l’uso della tecnologia sia in generale crescita, sussistono ancora importanti disparità tra le imprese che riescono a innovare più rapidamente e a restare al passo coi tempi e quelle realtà, specie di piccole dimensioni, che non hanno la stessa forza per gestire il cambiamento. La difficoltà principale riscontrata da molte imprese è, in particolare, l’integrazione e l’interconnessione delle nuove tecnologie con quelle già esistenti. Questo ostacolo è stato evidenziato nell’83% dei casi analizzati, nei quali gli imprenditori sottolineano come l’implementazione di soluzioni di Industria 4.0 richieda spesso oun’integrazione fluida con i sistemi preesistenti, un processo che può rivelarsi complesso e costoso.

Il tema della resistenza al cambiamento

Alla difficoltà di integrare le nuove tecnologie nei processi aziendali già collaudati si aggiunge un altro problema non di poco conto, ossia la resistenza al cambiamento all’interno delle organizzazioni, una barriera rilevante che spesso blocca gli investimenti in ambito innovativo. Nel 75% delle aziende esaminate, la resistenza da parte delle persone coinvolte è emersa come un ostacolo significativo, legato alla diffidenza verso la necessità di cambiare metodologie di lavoro consolidate e la richiesta di sforzi aggiuntivi per la gestione del cambiamento.

La scarsa conoscenza delle tecnologie 4.0

Un terzo ordine di problemi deriva dalla scarsa conoscenza e dalle competenze limitate riguardo alle tecnologie 4.0 e alle loro potenzialità. Nel 67% delle imprese, si è infatti evidenziata la necessità di un miglioramento delle conoscenze tecniche per massimizzare i vantaggi offerti dalle nuove tecnologie. Adottare sistemi innovativi e non avere a disposizione personale in grado di sfruttare al massimo questi strumenti significa d’altronde disporre di tecnologia all’avanguardia a mezzo servizio, un problema piuttosto rilevante se si tiene degli investimenti effettuati in tal senso.

Difficoltà a trovare partner adeguati

Altro ostacolo significativo è la difficoltà di trovare partner adeguati in grado di gestire il cambiamento e camminare di pari passo con l’azienda. Nel 58% dei casi, le imprese hanno segnalato problemi proprio nella ricerca di partner qualificati in grado di supportarle nel percorso di evoluzione tecnologica, evidenziando come ciò rappresenti un tema bloccante per l’evoluzione futura. La collaborazione con esperti del settore è spesso cruciale per una transizione tecnologica di successo e non potersi interfacciare con professionalità adeguate significa proprio frenare questo processo.

Sfide e opportunità nell’investimento 4.0

La ricerca ha evidenziato anche l’importanza degli incentivi statali nell’indurre le imprese a investire in nuove tecnologie. Nel 75% dei casi, la possibilità di accedere agli incentivi governativi è stata la principale spinta per gli investimenti, il che dovrebbe invogliare i governi a trovare le risorse adeguate per dare uno stimolo all’intero tessuto economico. Solo un quarto delle imprese che hanno effettuato investimenti, infatti, avrebbe comunque innovato senza tali incentivi, a dimostrazione del fatto che gli aiuti pubblici rappresentano una risorsa fondamentale.

L’analisi ha rivelato infine le tecnologie 4.0 su cui le imprese italiane hanno concentrato maggiormente i loro investimenti, ritenendole prioritarie rispetto ad altre tipologie di soluzioni. Nel 25% dei casi, per esempio, le imprese hanno investito in soluzioni che integrano tecnologie di generazioni diverse, per poter migliorare i processi lavorativi senza rinunciare agli strumenti già in uso e dei quali si fidano maggiormente, mentre il 24% delle imprese ha puntato sull’implementazione di dispositivi IoT per la raccolta e la condivisione di dati.

L’analisi avanzata dei dati è stata poi una priorità per il 21% delle imprese, anche se l’utilizzo efficace di queste informazioni rappresenta ancora una sfida, mentre l’adozione di soluzioni basate su cloud è stata una scelta dell’18% delle imprese italiane. Solo il 6% del totale ha dichiarato invece di aver investito in sicurezza informatica, un dato preoccupante se si considera che la cybersecurity è oggi uno dei temi portanti in ambito digitale. Come dimostrano le esperienza di realtà internazionali impegnate nel campo dell’intrattenimento, infatti, la protezione dei dati è decisiva non solo per garantire una navigazione sicura, ma anche per incentivare l’uso stesso dei servizi. Le piattaforme di casino, oggi ampiamente utilizzate dagli utenti per accedere a svaghi tipici delle sale come le roulette con sistema doublestreet e altre varianti particolari, hanno basato per esempio gran parte del proprio successo proprio sulla capacità di assicurare un’ampia tutela ai giocatori e usare sistemi di crittografia avanzata in ogni fase.

La trasformazione tecnologica offre notevoli opportunità, ma sarà fondamentale nei prossimi mesi riuscire ad affrontare le diverse problematiche emerse dal report in maniera sistemica, cercando di comprendere le barriere all’innovazione e sviluppare piani che integrino tecnologie avanzate in modo armonioso, passi fondamentali per garantire il successo delle imprese italiane nell’era dell’Industria 4.0.