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Confronto tra Dynamic Discounting e altre fonti di finanziamento

La gestione ottimale del capitale circolante è una priorità per le aziende, soprattutto all’interno delle moderne catene di fornitura globali. In risposta a tale esigenza, il Supply Chain Financing mira a fornire soluzioni innovative per migliorare la liquidità e l’efficienza dei pagamenti lungo la filiera.

Uno degli strumenti maggiormente diffusi è il Dynamic Discounting, apprezzato per la flessibilità nella negoziazione dello sconto sui crediti e per il potenziale di generare risparmi. Ciononostante, come evidenziato in questa guida completa all’educazione finanziaria, il livello di alfabetizzazione finanziaria in Italia è ancora insufficiente, sia per i consumatori che per le imprese. Una maggiore conoscenza delle diverse opzioni disponibili potrebbe infatti aiutare grandi e piccole realtà a valutare con maggior consapevolezza le alternative, selezionando le soluzioni più idonee.

Proprio con questo obiettivo, vediamo di seguito il funzionamento del Dynamic Discounting, mettendolo a confronto con strumenti correlati quali il Factoring e il Reverse Factoring. L’intento è fornire una panoramica quanto più completa delle strategie di Supply Chain Financing.

Cos’è il Dynamic Discounting?

Dynamic Discounting

Il Dynamic Discounting è un approccio finanziario che consente agli acquirenti di pagare le fatture dei fornitori prima della scadenza prevista, beneficiando di uno sconto che aumenta in proporzione all’anticipo del pagamento.

Per gli acquirenti, ciò si traduce in risparmi tangibili sui costi di acquisto, dato che lo sconto applicato può compensare significativamente il costo del capitale. Allo stesso tempo, tale pratica assicura ai fornitori un afflusso di liquidità più immediato e prevedibile, migliorando la gestione del flusso di cassa.

A differenza delle linee di credito commerciale tradizionali, che spesso presentano condizioni rigide e possono non adattarsi perfettamente alle necessità di tutte le parti coinvolte, il Dynamic Discounting è notevolmente più flessibile. Le condizioni di sconto sono negoziabili e possono essere adattate dinamicamente in base alle esigenze specifiche di ogni fornitore e alla situazione finanziaria dell’acquirente.

Confronto con il Factoring

Il factoring, noto anche come cessione del credito commerciale, è un metodo di finanziamento attraverso il quale un’azienda vende le sue fatture non ancora scadute a un intermediario finanziario, comunemente denominato factor.

Il processo consente all’azienda venditrice di ottenere liquidità immediata, ricevendo dal factor un anticipo che di solito corrisponde a una percentuale del valore totale delle fatture, tipicamente tra il 70% e l’90%. Il saldo residuo, al netto delle commissioni e degli interessi applicati dal factor, viene liquidato una volta che il debitore salda la fattura.

A differenza del Dynamic Discounting, dove i rischi di insolvenza restano in gran parte a carico del venditore che anticipa i pagamenti, il factoring trasferisce questo rischio al factor.

Confronto con il Reverse Factoring

factoring è una modalità di finanziamento in cui è il cliente di un’azienda, e non l’azienda stessa, a facilitare il finanziamento delle fatture emesse. In questo schema, le fatture approvate da grandi clienti vengono finanziariamente garantite, generalmente attraverso una banca o un’altra istituzione finanziaria che anticipa il pagamento al fornitore.

Simile al Dynamic Discounting nell’obiettivo di accelerare il flusso di cassa per i fornitori, il reverse factoring si differenzia tuttavia per il ruolo chiave che gioca la solvibilità del cliente: la capacità di quest’ultimo di garantire finanziariamente le fatture determina la disponibilità e i termini del finanziamento, rendendo il sistema dipendente dalla solidità finanziaria dei grandi clienti.

Un’altra distinzione importante è la flessibilità negoziale: mentre il Dynamic Discounting permette ai fornitori e agli acquirenti di definire e negoziare direttamente i termini dello sconto, il reverse factoring di solito segue termini prestabiliti dettati dalle condizioni di finanziamento imposte dalla banca o dall’istituto che eroga il finanziamento.

Quale scegliere?

L’esame approfondito delle strategie di finanziamento nella supply chain, come il Dynamic Discounting, il factoring e il reverse factoring, rivela che ciascuno di questi strumenti presenta vantaggi e sfide specifiche. La scelta dipenderà dunque dalle esigenze individuali dell’azienda, dalla sua posizione nella catena di fornitura e dalla solidità finanziaria dei suoi partner commerciali.