Shein, il low cost per eccellenza, diventato celebre per le vendite a prezzi irrisori, ha deciso di seguire le orme delle più rinomate Hermes e Moncler, entrando nel mondo azionario. Ebbene si, il colosso cinese dopo essere stato bocciato a Wall Street, ha deciso di rilanciarsi sulla Borsa di Londra. La notizia, riportata dalla stampa internazionale, sta facendo il giro del mondo. Sembrerebbe che voglia presentare una IPO da record sul mercato inglese di ben 58 miliardi di euro .
Il colosso del fast fashion vorrebbe presentare quella che viene definita una “IPO confidenziale”. Quest’ultima a differenza della IPO normale è più riservata in quanto non chiede alla società che ne fa richiesta dati sensibili o strategie future.
Ma facciamo una breve tappa vocabolario. Cosa è una IPO?
L’Offerta Pubblica Iniziale, meglio conosciuta come IPO, è la fase iniziale di un processo che porta una determinata azienda ad essere quotata in Borsa. Non è un processo facile. Sicuramente però è un processo che permette alle aziende che lo intraprendono di raccogliere capitali e di aumentare il valore ed il prestigio.
Shein, già bocciata dalla Borsa di Wall Street per le tensioni sempre crescenti tra gli Stati Uniti e la Cina, ha deciso di rilanciarsi sulla Borsa di Londra. Siamo proprio sicuri che quest’ultima sarà più docile? Secondo la stampa inglese, il legislatore britannico non sarebbe meno pignolo sul controllare il business del colosso cinese, puntando in particolar modo alla governance e alla compliance.
Shein è la classica azienda che in poco tempo ha scalato le vette del successo. Fondata nel 2008 in Cina con il nome di Sheinside, è conosciuta soprattutto per le vendite online a prezzi stracciati rivolte ai giovani. E’ stata di recente inserita dall’Unione Europea nella lista dei colossi digitali contando più di quarantacinque milioni di clienti. Basti pensare che ha chiuso l’esercizio del 2023 con profitti superiori a due miliardi di dollari partendo già da un utile del 2022 pari ad euro settecento milioni.
E’ inutile negarlo: tutti, almeno una volta nella vita, abbiamo fatto un ordine su Shein o conosciamo qualcuno patito di Shein. Ma cosa rende questo marchio così primeggiante nel mondo del fast fashion, soprattutto tra i giovani? In primis il prezzo e poi perchè oramai “è di moda”. Essendo un marchio seguito soprattutto dai giovanissimi, è il prezzo che la fa da padrone seguito dall’immagine. “Se tutti hanno un qualcosa di Shein, perchè io non dovrei averlo?”.
Nel mondo dei giovanissimi, ciò che conta è l’omologarsi e Shein sta diventando un ottimo modo per farlo mettendo da parte la qualità e la sostenibilità, che mancano totalmente dell’ultra fast fashion.
Aprire il capitolo della sostenibilità, significherebbe riprendere tutte le battaglie e le denunce (perse in partenza) come quella di Greenpeace. Perchè in un modo dove il dio denaro la fa da padrone, cercare di far capire ai giovani che il prezzo conta ma la qualità di più è come combattere contro i mulini a vento. Mulini a vento che spopolano giorno dopo giorno e che ormai vengono anche quotati in Borsa!