Bene. Se hai cliccato sul link ed hai aperto questo articolo, vuol dire che il titolo eresia ha fatto il suo lavoro. “I Coldplay secondi? Ma non diciamo cavolate”… eppure è successo. Come possa essere successo che i Coldplay, la band regina di tutte le band, siano arrivati secondi? Beh quello dobbiamo chiederlo solo ai fan sfegatati di Taylor Swift che ovviamente, manco a dirlo, si è piazzata prima.
“Primo”, “secondo”.. ma perchè, anche nella musica si gioca un Campionato? Beh, ovvio. Solo che in questo caso invece delle reti segnate si considerato i miliardi di dollari incassati e Taylor Swift può vantare di averne incassati tanti, più dei Coldplay. Mi dispiace fan dei Coldplay ma questa è la “triste” (dipende dai punti di vista) realtà. Ma visto che Chris Martin è un leader maturo (non intendo di età!) lui non sale più sul palco per vincere ma lo fa per partecipare e per far divertire i suoi numerosissimi fan ed in questo rock tour ci è riuscito alla grande!
Tra i tour più rock che si sono avuti negli ultimi anni, quello dei Coldplay è stato sicuramente il più fruttifero a livello di incassi. Infatti il “Music of the Spheres” di Chris Martin e company ha portato all’interno delle casse della band 945,7 milioni di dollari, vendendo ben 8,8 milioni di biglietti da inizio tour e battendo anche il “Farewall Yellow Brick Road” di Elton John che a sua volta aveva scavalcato il “The Divide Tour” di Ed Sheeran.
L’unico muro che sembrerebbero non riuscire a battere è quello proprio della Swift che a suon di “Shake it off” sta spopolando praticamente ovunque e sta volando in alto quasi a voler raggiungere “un cielo pieno di stelle”. Il tour dei Coldplay sembrerebbe essere un tour che mira all’ecosostenibilità. Ma cosa significa questo? Come può un tour essere “ecosostenibile”? Chris Martin all’inizio del tour aveva annunciato che avrebbero ridotto di almeno il 50 per cento le emissioni dirette di carbonio derivanti dalla produzione degli spettacoli e dal trasporto di merci. E così è stato.
“Siamo lieti di segnalare che le emissioni dirette di CO2 e dei primi due anni di questo tour sono inferiori del 59 per cento rispetto al nostro precedente tour negli stadi, nel 2016-2017, in un confronto spettacolo per spettacolo. Queste cifre sono state verificate da una fonte autorevole, il MIT” ha recentemente annunciato il frontman dei Coldplay.
La band ha recentemente incominciato a collaborare con “The Ocean Cleanup” per creare un nuovo LP composto per il 70 per cento da plastica di fiume proveniente dal Rio Las Vacas, in Guatemala. Ed è proprio dal punto di vista ecosostenibile che forse i Coldplay riescono a battere Taylor Swift da sempre criticata dagli ambientalisti per l’utilizzo decisamente poco sostenibile del jet privato, usato per raggiungere le tappe dell’ Eras Tour.
Ma effettivamente quanto possa essere possibile fare un confronto tra i Coldplay e Taylor Swift? E’ davvero attendibile un confronto tra due icone all’apparenza simile ma in realtà così diverse? Perchè noi stiamo parlando di due icone musicali che forse in comune hanno solo cantare. Da un lato abbiamo la band inglese con un pubblico la cui età media è altamente variabile. Basti pensare che spazia dai 18 ai 60 anni mettendo d’accordo figli, genitori e nonni. E’ una band che anche a livello musicale varia tra il pop, l’alto rock e l’elettronica. Dall’altro abbiamo la cantante statunitense seguita in particolar modo da giovanissime di tutto il mondo. Il suo Eras Tour ha fatto sold out in tutte le tappe di tutte le capitali in cui si è esibita portando sul palco il suo stile sempre più vicino al synth-pop.
Ma a conti fatti, ad oggi stiamo parlando di due icone della musica mondiale che hanno riempito gli stadi ed hanno fatto cantare il mondo intero; anche se i Coldplay lo fanno da qualche anno in più. In molti si chiedono se la Swift avrà seguito anche in futuro e se le sue canzoni saranno cantate anche tra 20/30 anni. La risposta ovviamente non si più dare in modo certo ma sicuramente ad oggi ci ha allietato con la sua musica e con i suoi show musicali che niente hanno in meno rispetto ai grandi Coldplay, cultori di una musica eterna nel tempo.