730, quando fai la dichiarazione non dimenticare questa voce: perdi migliaia di euro ogni anno
Come funzionano le detrazioni fiscali per i premi assicurativi nel modello 730
Il modello 730 rappresenta uno strumento fondamentale per la dichiarazione dei redditi in Italia. Ogni anno, milioni di contribuenti compilano questo documento per dichiarare le proprie entrate e ottenere agevolazioni fiscali sulle spese sostenute. Tra le varie voci detraibili, quelle relative ai premi assicurativi sono particolarmente rilevanti, poiché offrono una riduzione dell’imposta lorda grazie a specifiche detrazioni previste dalla normativa fiscale.
Le spese assicurative possono comprendere diverse tipologie di polizze, dalle assicurazioni sulla vita a quelle contro gli infortuni, fino ai contratti per la tutela in caso di invalidità o non autosufficienza. La possibilità di detrarre questi premi dal proprio imponibile fiscale consente ai contribuenti di ottenere un risparmio significativo, incentivando al contempo la sottoscrizione di coperture assicurative per sé e per i propri familiari.
Per usufruire di queste agevolazioni, è necessario rispettare alcuni requisiti specifici. Ad esempio, le detrazioni possono essere richieste dal soggetto che ha effettivamente sostenuto la spesa, anche se il contraente o l’assicurato del contratto assicurativo è un familiare fiscalmente a carico. Questo principio permette una maggiore flessibilità nella gestione delle polizze all’interno del nucleo familiare.
Tuttavia, non tutte le spese assicurative sono detraibili: la normativa fiscale prevede infatti diverse condizioni a seconda del tipo di contratto e delle caratteristiche specifiche della polizza. È dunque importante conoscere nel dettaglio le regole che disciplinano queste agevolazioni, per evitare errori e sfruttare al meglio le possibilità offerte.
Quali premi assicurativi sono detraibili
La detrazione del 19% sui premi assicurativi riguarda principalmente tre categorie di contratti. La prima include i contratti di assicurazione sulla vita e contro gli infortuni stipulati o rinnovati entro il 31 dicembre 2000, a condizione che abbiano una durata non inferiore a cinque anni e che non prevedano la concessione di prestiti durante questo periodo.
La seconda categoria riguarda i contratti stipulati dal 1° gennaio 2001 che coprono il rischio di morte o invalidità permanente non inferiore al 5%, indipendentemente dalla causa. Anche in questo caso, la detrazione è del 19%, ma è calcolata su un massimo di 530 euro per anno, anche nel caso di più contratti.
Premi per disabilità e non autosufficienza
Per le assicurazioni finalizzate alla tutela delle persone con disabilità grave, a partire dal 2016, l’importo massimo detraibile è stato innalzato a 750 euro. Questa categoria include i contratti che coprono il rischio di morte, con l’obiettivo di garantire una protezione economica ai soggetti disabili, così come definiti dalla legge n. 104 del 1992.
Infine, i premi delle assicurazioni che coprono il rischio di non autosufficienza negli atti della vita quotidiana possono anch’essi beneficiare di una detrazione, purché il contratto rispetti specifiche condizioni, come l’impossibilità per l’assicuratore di recedere dal contratto e la copertura del rischio per tutta la vita dell’assicurato. L’importo massimo sul quale è possibile calcolare la detrazione è pari a 1.291,14 euro, al netto di altri premi già detraibili per rischi di morte o invalidità permanente.