Bollette, altro che luce e gas: l’acqua per alcune famiglie è un vero salasso | Se vivi in questa regione non hai speranze
In Italia, i costi dell’acqua aumentano sempre di più, con una delle regioni in testa alla classifica. Non ti aspetti quale sia.
Negli ultimi anni, le bollette in Italia hanno registrato un aumento costante, una realtà che incide significativamente sulle finanze delle famiglie italiane. Tra le voci che pesano di più, quella relativa ai servizi idrici rappresenta un costo che varia considerevolmente da una regione all’altra.
Il prezzo dell’acqua, infatti, è determinato non solo dal consumo, ma anche dalle tariffe locali che, in molti casi, sono aumentate in modo significativo. Il 2023 ha visto una crescita dei costi per i servizi idrici in buona parte del Paese, con differenze marcate tra le diverse aree geografiche.
Secondo il XIX Rapporto sul servizio idrico integrato dell’Osservatorio prezzi e tariffe di Cittadinanzattiva, più di due terzi dei capoluoghi di provincia italiani hanno registrato aumenti delle tariffe rispetto all’anno precedente. Questo trend si inserisce in un contesto di rincari che interessa vari settori dei servizi pubblici e delle utenze domestiche.
Nonostante la media nazionale della spesa annua per una famiglia di tre persone si attesti sui 478 euro, ci sono regioni in cui la bolletta idrica è molto più elevata. In una delle nostre regioni, ad esempio, le famiglie hanno pagato in media 732 euro nel 2023, con un aumento del 2,5% rispetto all’anno precedente. Questa cifra colloca questa regione al vertice delle regioni più costose d’Italia per quanto riguarda l’acqua potabile, superando di gran lunga la media nazionale.
Toscana: la regione con l’acqua più cara
La classifica dei capoluoghi più cari vede Frosinone al primo posto, con una spesa media di 867 euro all’anno, mentre Milano e Cosenza risultano le città più economiche, con un costo medio di soli 184 euro. Questi dati evidenziano una situazione frammentata e disomogenea, che rispecchia le differenze strutturali e gestionali tra le varie regioni italiane.
Il Rapporto di Cittadinanzattiva ha evidenziato come la Toscana sia la regione dove l’acqua costa di più, con 8 dei suoi capoluoghi nella top ten delle province italiane più care. In particolare, le famiglie di Siena e Grosseto hanno speso in media 807 euro nel 2023, mentre a Lucca la spesa è stata di 537 euro. La differenza tra i costi all’interno della stessa regione è significativa e riflette la complessità della gestione del servizio idrico.
Differenze territoriali e impatto sui consumatori
L’aumento delle tariffe, che in alcune zone della Toscana ha raggiunto il 14,8% negli ultimi cinque anni, rappresenta una sfida per molte famiglie. Questa situazione spinge a riflettere sull’importanza di una gestione più equa e sostenibile delle risorse idriche, per garantire un accesso più equo e uniforme a un bene così fondamentale.
La situazione toscana non è un caso isolato: altre aree d’Italia hanno visto crescere significativamente i costi delle bollette idriche. A Vibo Valentia, per esempio, l’aumento del 16% rispetto al 2022 rappresenta l’incremento più marcato tra tutte le città italiane, mentre ad Isernia le tariffe sono quasi raddoppiate rispetto al 2019. Questi aumenti mettono in luce un quadro variegato e complesso, in cui le differenze territoriali influenzano profondamente l’impatto economico sulle famiglie.