Europa, nuova tassa sulle spalle dei viaggiatori: le vacanze 2025 sono cancellate | Questa spesa non può essere ignorata
Brutte notizie per gli amanti dei viaggi, dal prossimo anno per muoversi sarà attiva una nuova regolamentazione.
Nel mondo globale di oggi, possedere un passaporto “forte” è una risorsa di grande valore. La potenza di un passaporto si misura dalla libertà di movimento che offre: alcuni documenti permettono di entrare in centinaia di Paesi senza bisogno di un visto, mentre altri impongono limitazioni più stringenti. Questi fattori hanno un impatto significativo su viaggiatori e professionisti, rendendo alcuni passaporti molto più ambiti di altri.
I Paesi con passaporti più “forti” sono generalmente quelli che godono di relazioni diplomatiche stabili e di un’economia sviluppata. Ad esempio, i cittadini di Paesi come il Giappone, Singapore e Germania possono viaggiare liberamente in oltre 190 nazioni senza bisogno di visti preventivi. Questi passaporti rappresentano, in un certo senso, un vero e proprio “lasciapassare” globale, offrendo maggiore libertà rispetto ad altri.
Ma non si tratta solo di viaggi turistici. Un passaporto potente è spesso determinante per motivi di lavoro, studio o affari. Avere accesso facilitato a mercati strategici, come l’Unione Europea o gli Stati Uniti, può fare la differenza per imprenditori, professionisti e studenti in cerca di opportunità internazionali. In un mondo in cui la mobilità globale è sempre più cruciale, la forza di un passaporto può influire direttamente sulle opportunità di una persona.
Tuttavia, i cambiamenti geopolitici e le nuove normative possono influenzare la forza di questi documenti di viaggio. L’Unione Europea, ad esempio, sta introducendo nuove misure che cambieranno le regole di accesso per molti cittadini extracomunitari.
Cittadini extra-Ue, le nuove regole per l’ingresso
Come annunciato dalla commissaria Ue per gli Affari Interni, Ylva Johansson, a partire dal prossimo anno i cittadini provenienti da Paesi come il Regno Unito, gli Stati Uniti, il Canada e l’Australia dovranno richiedere un’esenzione dal visto per entrare nell’area Schengen. Questa misura, simile all’Esta statunitense, prevede il pagamento di una tassa di 7 euro, ad eccezione dei minori di 18 anni e degli over 70.
L’obiettivo di questa nuova regolamentazione è garantire maggiore sicurezza alle frontiere europee e prevenire l’ingresso di soggetti potenzialmente pericolosi, come terroristi o criminali. La misura entrerà in vigore a maggio 2025 e, per i primi sei mesi, sarà prevista una fase transitoria per consentire ai viaggiatori di adeguarsi alle nuove regole senza rischiare il respingimento alla frontiera.
Nuovi sistemi di controllo e sicurezza alle frontiere
Parallelamente, l’Unione Europea introdurrà un altro sistema di controllo: l’Entry/Exit System (Ees). In vigore dal 10 novembre, questo meccanismo richiederà ai viaggiatori extracomunitari di fornire dati biometrici, come impronte digitali e scansioni del volto, che saranno conservati in un database elettronico fino a cinque anni. Il nuovo sistema intende rafforzare la sicurezza alle frontiere e ostacolare l’uso di documenti falsi.
L’implementazione di queste nuove procedure di controllo è destinata ad aumentare i tempi di attesa per i viaggiatori, soprattutto in aeroporto. Secondo le stime, i tempi di controllo passeranno dagli attuali 45 secondi a circa 2-3 minuti per persona, creando possibili disagi e preoccupazioni tra i viaggiatori e gli operatori del settore turistico. Tuttavia, l’Unione Europea ritiene che questi sistemi garantiranno una maggiore sicurezza per i cittadini europei e renderanno più difficile l’ingresso di individui con intenti criminali.