Bollette sempre più care, con questo metodo (illegale) hanno già risparmiato in tantissimi: nessuno mai ne parla apertamente
Questi sono i trucchi illegali più diffusi per abbassare i costi delle bollette in Italia. Ecco come vengono scoperti.
Negli ultimi anni, l’aumento delle bollette dell’energia elettrica ha spinto molte persone a cercare modi, anche illegali, per ridurre i costi. Dai trucchi più rudimentali ai metodi tecnologicamente più avanzati, i tentativi di manomettere i contatori elettrici sono diventati sempre più diffusi. Queste pratiche, purtroppo, non solo comportano gravi rischi per la sicurezza, ma possono anche portare a denunce e procedimenti penali.
Uno dei sistemi più noti per ridurre il consumo registrato era l’utilizzo di una calamita. Posizionando un magnete sul contatore, il dispositivo veniva alterato in modo da ridurre del 60-70% la quantità di energia elettrica rilevata, facendo apparire i consumi molto più bassi del reale. Tuttavia, questo metodo, oltre a essere ormai obsoleto per i contatori moderni, è anche facilmente rilevabile dalle compagnie fornitrici, che possono identificare le variazioni anomale nei consumi e procedere con una denuncia per furto aggravato.
Con i nuovi contatori elettronici installati negli ultimi anni, il magnete non è più sufficiente. Questi apparecchi sono progettati per rilevare variazioni elettromagnetiche e possono bloccare automaticamente il sistema in caso di manipolazione. Di conseguenza, chi tenta di alterare il consumo ha dovuto trovare nuove strategie, come la manomissione diretta del misuratore o l’allaccio abusivo alla rete.
Ma questi metodi, sebbene più sofisticati, non sono esenti da rischi. Essi non solo rappresentano un pericolo per chi li adotta, ma anche per chiunque sia connesso alla stessa rete elettrica, in quanto un cortocircuito causato da un allaccio abusivo può provocare interruzioni di corrente e danni significativi agli impianti.
Manomissione del contatore e allaccio abusivo alla rete
Uno dei metodi più diffusi per il furto di energia elettrica è la manomissione del contatore. In questo caso, si interviene direttamente all’interno del dispositivo, saldando i contatti che registrano l’assorbimento di energia. Con questa operazione, il contatore non rileva più le variazioni nei consumi, permettendo di risparmiare fino al 98% della bolletta. Tuttavia, la manomissione lascia tracce evidenti, come sigilli interni rotti o alterazioni nei circuiti, rendendo facile per i tecnici delle compagnie elettriche rilevare l’irregolarità.
Un altro sistema molto utilizzato è l’ allaccio abusivo sulla montante, cioè il collegamento diretto al cavo principale che porta la fornitura elettrica, prima che passi attraverso il contatore. Questo trucco è frequente in grandi esercizi commerciali e fabbriche, poiché consente di prelevare energia direttamente dalla rete pubblica senza farla registrare dal misuratore. Sebbene possa sembrare un metodo sicuro, comporta gravi rischi per la sicurezza, come il potenziale cortocircuito o addirittura incendi, e può causare danni a tutti gli utenti legittimamente collegati alla stessa rete.
Come vengono scoperti i furti di elettricità
La scoperta dei furti di energia avviene spesso durante i controlli di routine degli operatori delle compagnie elettriche o delle forze dell’ordine. In molti casi, è proprio l’analisi delle curve di carico e dei consumi registrati dal contatore a segnalare un possibile furto. Se i consumi di un’abitazione o di un’attività commerciale risultano molto più bassi rispetto alla media per quella fascia di contratto, scattano controlli più approfonditi.
Le verifiche iniziali vengono effettuate dalle compagnie elettriche, come Enel, che monitorano i dati dei contatori per identificare anomalie. Successivamente, con l’aiuto delle forze dell’ordine, si procede con ispezioni dirette per confermare il furto. In caso di irregolarità, i responsabili rischiano pesanti sanzioni, fino all’arresto per furto aggravato di energia elettrica.