Scadenze fiscali, se ti dimentichi di questa data perdi un sacco di soldi: il termine ultimo è più vicino di quanto credi
Segnati le scadenze dei prossimi imminenti pagamenti.
Le scadenze dei pagamenti allo Stato rappresentano un momento importante per i contribuenti, che devono rispettare determinati termini per evitare sanzioni o conseguenze fiscali. In Italia, esistono diverse tipologie di imposte e tributi da versare, ciascuna con scadenze precise. Ad esempio, per quanto riguarda l’IRPEF (Imposta sul Reddito delle Persone Fisiche), i contribuenti devono effettuare il pagamento delle rate previste per il saldo e l’acconto entro due date principali: il 30 giugno e il 30 novembre. Queste scadenze valgono sia per i lavoratori dipendenti che per gli autonomi, con possibilità di rateizzazione del debito residuo in base a specifiche normative.
Oltre all’IRPEF, esistono altre imposte come l’IMU (Imposta Municipale Unica), che grava sugli immobili. La scadenza dell’IMU è suddivisa in due rate: la prima da pagare entro il 16 giugno e la seconda entro il 16 dicembre. Anche per l’IMU, i contribuenti possono usufruire di eventuali agevolazioni, a seconda della categoria dell’immobile o della normativa comunale vigente. La mancata osservanza di queste scadenze comporta l’applicazione di sanzioni e interessi di mora, calcolati in base ai giorni di ritardo nel pagamento.
Un’altra importante scadenza riguarda la rottamazione delle cartelle esattoriali, uno strumento che permette ai contribuenti di estinguere i debiti fiscali in modo agevolato, con la possibilità di pagare le imposte dovute senza interessi o sanzioni. Ad esempio, la quinta rata della rottamazione quater avrebbe dovuto essere pagata entro il 31 luglio, ma una proroga ha spostato la scadenza al 15 settembre. Grazie al periodo di tolleranza di cinque giorni, è possibile effettuare il pagamento senza incorrere in sanzioni fino al 23 settembre.
Chi effettua il versamento entro questa data non perde i benefici della definizione agevolata, che consente di estinguere il debito in modo più conveniente. Infatti, i contribuenti che rispettano le scadenze possono evitare di pagare sanzioni o interessi di mora, mantenendo attivi i vantaggi dell’adesione alla rottamazione.
Proroga della scadenza: pagamenti fino al 23 settembre
La quinta rata della rottamazione quater era originariamente in scadenza il 31 luglio 2024. Tuttavia, il Governo ha stabilito una proroga che posticipa la scadenza al 15 settembre 2024, concedendo ai contribuenti più tempo per effettuare il pagamento. Inoltre, grazie ai cinque giorni di tolleranza previsti dalla normativa e considerando i giorni festivi che cadono nei giorni successivi, sarà possibile completare il versamento senza incorrere in sanzioni fino al 23 settembre 2024.
Effettuare il pagamento entro questa data non comporterà alcuna perdita dei benefici della definizione agevolata. Questo significa che i contribuenti non saranno tenuti a pagare sanzioni o interessi di mora, mantenendo così la possibilità di estinguere il debito con condizioni favorevoli. La proroga rappresenta una misura importante per coloro che, a causa del periodo estivo, potrebbero avere difficoltà nel rispettare la scadenza originale.
Modalità di pagamento e scarico dei bollettini
I contribuenti che aderiscono alla rottamazione quater hanno a disposizione diverse modalità per effettuare i pagamenti. È possibile recarsi presso gli sportelli dell’Agenzia delle Entrate-Riscossione o utilizzare canali digitali come home banking, l’App EquiClick, e circuiti di pagamento come Postamat e Cbill. Per chi preferisce la comodità, esiste anche l’opzione di addebitare le rate direttamente sul conto corrente tramite il servizio di domiciliazione bancaria.
Inoltre, i bollettini di pagamento possono essere facilmente scaricati dall’area riservata del sito dell’Agenzia delle Entrate-Riscossione, utilizzando le credenziali SPID, CIE o CNS. I contribuenti possono visualizzare, stampare e scaricare le comunicazioni relative alle somme dovute e alle rate, garantendo così un processo semplice e trasparente per gestire i pagamenti.