Casa, io scelgo la caldaia e lo Stato me la paga: con questo bonus non si scherza mica
Se vuoi cambiare la caldaia ma pensi che il prezzo sia eccessivo, sfrutta questo bonus. Lo fanno tutti.
Quando si decide di ristrutturare casa, è importante avere una stima precisa dei costi che si dovranno affrontare. Il prezzo finale può variare notevolmente a seconda del tipo di interventi che si intende realizzare. I lavori di manutenzione ordinaria, come la tinteggiatura delle pareti o la sostituzione di sanitari, tendono ad avere costi più contenuti. Al contrario, interventi più complessi, come il rifacimento dell’impianto elettrico o idraulico, possono far lievitare il budget.
Un altro aspetto che incide sul costo è il tipo di materiali utilizzati. Materiali di alta qualità, come piastrelle pregiate o infissi in legno massiccio, possono comportare una spesa maggiore, ma garantiscono una durata nel tempo e un miglior isolamento termico ed acustico. Optare per materiali più economici può ridurre i costi iniziali, ma può richiedere interventi di manutenzione più frequenti in futuro.
Anche la manodopera ha un peso rilevante nella determinazione del costo totale. A seconda della complessità dei lavori e della regione in cui si trova l’immobile, le tariffe dei professionisti possono variare. Richiedere preventivi a diverse imprese edili è un buon modo per trovare l’offerta migliore senza rinunciare alla qualità.
Infine, le pratiche burocratiche legate alla ristrutturazione possono influire sui costi. Richiedere permessi comunali, certificazioni energetiche o autorizzazioni specifiche può comportare ulteriori spese. Inoltre, è importante verificare se si può usufruire di agevolazioni fiscali, come il bonus ristrutturazioni o l’Ecobonus, che permettono di ottenere detrazioni fino al 50% o 65% delle spese sostenute.
Bonus mobili grazie alla caldaia: quando è possibile
La sostituzione della caldaia, se considerata manutenzione straordinaria, consente l’accesso al bonus mobili. Questo significa che l’intervento deve andare oltre la semplice manutenzione ordinaria o la riparazione dell’impianto esistente. Ad esempio, una sostituzione che prevede il miglioramento dell’efficienza energetica o la modifica dell’impianto di riscaldamento può rientrare nella categoria di manutenzione straordinaria. Quando l’intervento è classificato in questo modo, il proprietario ha la possibilità di beneficiare del bonus mobili per l’acquisto di nuovi arredi o elettrodomestici destinati all’immobile oggetto dei lavori.
È importante sottolineare che il bonus mobili offre una detrazione fiscale del 50% sulle spese sostenute per mobili ed elettrodomestici di classe energetica elevata, come frigoriferi o lavatrici. Tuttavia, per accedere a questa agevolazione, i lavori di ristrutturazione devono essere strettamente connessi all’acquisto dei beni, che devono essere destinati ad arredare l’immobile ristrutturato.
Bonus mobili grazie alla caldaia: come ottenere l’agevolazione con la manutenzione straordinaria
Un altro aspetto da tenere in considerazione è la tempistica . Per poter usufruire del bonus mobili, la sostituzione della caldaia deve essere eseguita prima dell’acquisto dei mobili o degli elettrodomestici, poiché le spese legate agli arredi devono essere sostenute in un secondo momento rispetto agli interventi di manutenzione straordinaria. Solo in questa modalità si può accedere all’agevolazione fiscale e ottenere la detrazione del 50%.
Inoltre, il bonus mobili copre esclusivamente l’acquisto di mobili nuovi e grandi elettrodomestici di classe energetica non inferiore alla A+ (o A per i forni), destinati ad arredare l’immobile sottoposto a ristrutturazione. Tra i beni ammessi rientrano, ad esempio, letti, armadi, divani, frigoriferi, lavatrici e lavastoviglie, che devono essere utilizzati per migliorare la funzionalità e il comfort dell’abitazione ristrutturata.