Aeroporto Milano-Malpensa: sì al ricorso contro l’intitolazione a Silvio Berlusconi
Il Comune di Milano ha recentemente approvato una delibera che autorizza il ricorso contro l’intitolazione dell’aeroporto di Malpensa a Silvio Berlusconi, un’iniziativa proposta dalla Regione Lombardia e formalizzata dal Ministero delle Infrastrutture. Questo atto, che ha suscitato un notevole dibattito pubblico e politico, si inserisce in un contesto di forte opposizione locale, che vede anche la partecipazione di altri Comuni del Varesotto.
La decisione di cambiare il nome dell’aeroporto in onore del Cavaliere ha generato reazioni contrastanti sin dall’annuncio. Da un lato, i sostenitori di Berlusconi sottolineano il suo contributo come imprenditore e politico, considerandolo una figura di riferimento per l’Italia contemporanea. Dall’altro lato, però, c’è chi vede nell’intitolazione una mossa divisiva e politicamente inopportuna.
Malpensa, quali sono i pareri della regione Lombardia
Tra i principali oppositori dell’intitolazione, oltre al Comune di Milano, vi sono nove comuni facenti parte del Consorzio Urbanistico Volontario (Cuv), che raggruppa diverse municipalità situate nelle vicinanze di Malpensa. Questi comuni, già da tempo contrari all’iniziativa, hanno deciso di presentare un ricorso al Tribunale Amministrativo Regionale (TAR), con l’obiettivo di annullare la decisione. Il Comune di Milano si è unito a loro formalmente dopo l’approvazione della delibera in giunta. Il sindaco Giuseppe Sala ha confermato la partecipazione al ricorso, evidenziando come il Comune di Milano voglia agire di concerto con le altre amministrazioni locali per fermare quella che considera una forzatura. Le tempistiche non sono ancora state rese note, ma si prevede che il ricorso possa essere depositato già la prossima settimana.
Questo passo ha inevitabilmente innescato reazioni da parte dei sostenitori di Berlusconi, tra cui la sua stessa famiglia. Barbara Berlusconi, figlia dell’ex premier, si è detta profondamente amareggiata dalla decisione del Comune di Milano, accusando il sindaco Sala di strumentalizzare la figura del padre per distogliere l’attenzione dalle sue difficoltà amministrative, come i problemi legati alla gestione dello stadio e della sicurezza cittadina. Anche personalità di spicco della politica e del mondo imprenditoriale hanno espresso la loro contrarietà. Maurizio Lupi, leader di Noi Moderati, ha definito la decisione del Comune di Milano come “miope e sbagliata”, sottolineando l’importanza di lavorare per unire piuttosto che dividere, mentre Fedele Confalonieri, presidente di Mediaset, ha ricordato come l’eredità di Berlusconi vada ben oltre una semplice intitolazione.
Malpensa, sì al ricorso contro l’intitolazione
L’intitolazione di Malpensa a Silvio Berlusconi, proposta a pochi mesi dalla sua scomparsa, era stata presentata come un riconoscimento per la sua lunga carriera e per il suo impatto sul paese. Tuttavia, la mancanza di una consultazione più ampia con le comunità locali, in particolare quelle limitrofe all’aeroporto, ha innescato un acceso dibattito. I comuni del Cuv avevano già manifestato la loro contrarietà, sostenendo che l’aeroporto rappresenta un’infrastruttura di importanza internazionale e che una simile decisione non dovrebbe essere presa unilateralmente.
Milano ha quindi deciso di aggregarsi a questa iniziativa legale, sottolineando la necessità di rivedere una scelta che è stata percepita come un’imposizione dall’alto. Sala ha dichiarato che non si tratterebbe solo di una questione di nome, ma di un principio di condivisione e partecipazione delle comunità locali alle decisioni che le riguardano direttamente.
Cosa succederà adesso?
Il ricorso al TAR, che potrebbe essere presentato già nelle prossime settimane, mira a bloccare ufficialmente l’intitolazione. Questa mossa legale richiede tempo e la decisione finale potrebbe arrivare solo nei prossimi mesi. Nel frattempo, il dibattito continuerà ad animare la scena politica milanese e lombarda, con opinioni fortemente contrastanti tra coloro che vedono Berlusconi come una figura degna di tale onore e chi, invece, considera la sua intitolazione un’operazione di marketing politico.
L’esito del ricorso al TAR potrebbe non solo cambiare il destino dell’intitolazione di Malpensa, ma anche creare un precedente per altre intitolazioni future, rendendo la partecipazione delle comunità locali un fattore determinante nelle scelte relative ai beni pubblici.