Mutuo, ora o mai più: i tassi di interesse sono in picchiata | Parte la folle corsa agli acquisti
Tu hai la certezza di quale tasso scegliere quando chiedi il mutuo?
Scegliere il tasso giusto per un mutuo è una delle decisioni più importanti per chi acquista una casa. Ogni tipologia di tasso ha caratteristiche peculiari che incidono sulle rate mensili e, soprattutto, sui costi totali del mutuo. Per questo motivo, è fondamentale conoscere le opzioni disponibili e valutare con attenzione le proprie esigenze prima di firmare un contratto di finanziamento.
La scelta si riduce principalmente a due grandi categorie: i mutui a tasso fisso e i mutui a tasso variabile. La differenza principale tra queste opzioni riguarda la stabilità delle rate nel tempo. Il tasso fisso offre una rata costante per tutta la durata del mutuo, il che garantisce maggiore sicurezza. Tuttavia, questo tipo di tasso tende a essere leggermente più alto all’inizio rispetto a quello variabile.
Il tasso variabile, invece, è soggetto alle oscillazioni del mercato, poiché è ancorato a indici come l’Euribor. Ciò significa che le rate possono variare nel corso del tempo, salendo o scendendo a seconda delle condizioni economiche. Questo rende i mutui variabili un’opzione potenzialmente più conveniente, ma anche più rischiosa per chi preferisce una maggiore prevedibilità.
Un altro elemento da considerare è la durata del mutuo. Spesso, mutui più lunghi offrono rate mensili più basse, ma al costo di un maggiore interesse pagato complessivamente. Al contrario, mutui di durata più breve richiedono uno sforzo finanziario maggiore ogni mese, ma riducono significativamente i costi totali dell’interesse accumulato nel tempo.
Il tasso fisso: sicurezza e stabilità
Per chi preferisce non avere sorprese lungo il percorso, il tasso fisso è l’opzione ideale. Una volta stabilito il tasso al momento della stipula, le rate rimangono costanti per tutta la durata del finanziamento. Questo permette di pianificare con precisione il bilancio familiare, sapendo esattamente quanto pagare ogni mese senza doversi preoccupare di eventuali aumenti futuri.
Negli ultimi mesi, grazie alla stabilità dell’indice IRS, i mutui a tasso fisso hanno visto condizioni più favorevoli. Le migliori offerte sul mercato permettono di ottenere tassi attorno al 2,90%, con rate che restano accessibili anche per durate di 20 o 30 anni. Questo tipo di mutuo è particolarmente indicato per chi preferisce una gestione più semplice delle proprie finanze, senza il rischio di fluttuazioni.
Il tasso variabile: flessibilità e risparmio potenziale
Dall’altro lato, i mutui a tasso variabile offrono la possibilità di beneficiare di tassi di interesse inizialmente più bassi. Il riferimento principale per questo tipo di mutuo è l’indice Euribor, che ha recentemente imboccato la strada del ribasso, facendo scendere anche il TAN medio applicato dalle banche.
Per chi desidera approfittare di questa discesa, il tasso variabile può risultare più conveniente a breve termine. Tuttavia, è importante essere consapevoli del fatto che questo tipo di mutuo comporta una certa incertezza: le rate possono salire se i tassi di mercato dovessero tornare a crescere.