Auto elettriche, questi costi non te li nomina mai nessuno: ogni mese svuoti il portafoglio e non te ne accorgi nemmeno
Le auto elettriche promettono risparmi sui carburanti, ma alcuni costi nascosti possono pesare più del previsto. I consumatori potrebbero svuotare il portafoglio senza rendersene conto.
Le auto elettriche sono considerate una soluzione innovativa e sostenibile, in grado di ridurre l’inquinamento e diminuire la dipendenza dai combustibili fossili. Alimentate da batterie ricaricabili, promettono un risparmio sui carburanti e una minore manutenzione rispetto ai veicoli a motore tradizionale.
Uno dei principali costi nascosti riguarda la ricarica domestica. Anche se l’elettricità può sembrare economica rispetto alla benzina, l’installazione di una stazione di ricarica domestica può comportare una spesa significativa.
Anche la manutenzione delle auto elettriche, pur essendo generalmente inferiore rispetto ai motori a combustione interna, ha costi non trascurabili. La sostituzione della batteria, che può arrivare a cifre elevate, rappresenta una spesa imprevista nel lungo termine.
L’auto elettrica comporta spese che non vengono sempre pubblicizzate. Le reti di ricarica rapida, spesso indispensabili per chi viaggia su lunghe distanze, possono essere costose, e non tutte le città sono dotate di infrastrutture sufficienti.
Il costo della ricarica elettrica in Europa
Nel 2024, l’European Alternative Fuels Observatory (EAFO) ha analizzato il costo medio per ricaricare un’auto elettrica in diversi paesi europei, utilizzando come riferimento una Tesla Model 3 e basandosi sui prezzi delle stazioni di ricarica rapida pubbliche. Il grafico derivato da questi dati mostra una significativa variazione nei costi di ricarica per 100 km, che dipendono non solo dalla disponibilità di energia, ma anche dalle politiche fiscali e dai prezzi dell’energia nei singoli paesi.
In molti paesi europei, il costo medio per 100 km di ricarica si aggira tra 0 e 5 euro. Paesi come Islanda, Portogallo e Finlandia mostrano valori particolarmente bassi, con l’Islanda che beneficia in particolare delle sue abbondanti fonti di energia rinnovabile. Questo ha un impatto diretto sui costi, rendendo la ricarica elettrica più accessibile e conveniente rispetto a paesi dove l’energia rinnovabile è meno disponibile o più costosa.
Le eccezioni e l’adozione dei veicoli elettrici
Tuttavia, alcuni paesi europei presentano costi di ricarica molto più elevati. In Norvegia e Slovenia, i prezzi per 100 km di ricarica possono raggiungere tra i 17 e i 19 euro. In Norvegia, ad esempio, i costi sono superiori del 25% rispetto alla media dell’Unione Europea, un dato che riflette non solo le tasse e i prezzi dell’energia, ma anche la forte dipendenza da importazioni energetiche. La Germania, un altro esempio, soffre di prezzi più elevati dovuti alle costose importazioni di energia.
Nonostante le differenze di costo, l’adozione delle auto elettriche sta crescendo rapidamente in tutto il mondo, con la Norvegia in prima linea, dove l’80% delle auto vendute nel 2023 erano elettriche. L’Europa, con una delle maggiori capacità economiche e tecnologiche, sta investendo molto nelle infrastrutture di ricarica, un elemento cruciale per il futuro della mobilità sostenibile nel continente.