Prestiti, questo è tempo di fare acquisti: tassi così bassi non si sono mai visti | Riempi il carrello
Negli ultimi mesi i tassi medi, sia sui mutui che sui prestiti in essere, hanno subito una diminuzione: è tempo di approfittarne.
Il tema dell’andamento dei tassi d’interesse è sempre al centro delle discussioni economiche, soprattutto quando si tratta di mutui e prestiti. Le fluttuazioni dei tassi possono influire pesantemente sulle decisioni finanziarie di famiglie e imprese. Quando il costo del denaro scende, per esempio, molte persone considerano di accendere un mutuo o di richiedere un finanziamento, beneficiando delle condizioni più favorevoli. In questo contesto, il ruolo delle banche centrali è determinante.
Le politiche monetarie adottate dalle banche centrali, come la Banca Centrale Europea (BCE), hanno un impatto diretto sui tassi di interesse applicati dalle banche. Quando la BCE interviene per abbassare il costo del denaro, si verifica un effetto a cascata che tende a ridurre anche il costo dei mutui e dei prestiti. Questi interventi sono spesso una risposta a fenomeni economici globali, come l’inflazione o la crescita economica stagnante. La BCE, ad esempio, monitora costantemente la situazione per intervenire tempestivamente.
In generale, la decisione di accendere un mutuo o richiedere un prestito è influenzata da vari fattori, tra cui l’andamento dei tassi d’interesse e la percezione della stabilità economica. Quando i tassi scendono, questo crea un’opportunità per chi desidera investire nell’acquisto di una casa o ampliare la propria attività imprenditoriale. Tuttavia, nonostante le condizioni favorevoli, la domanda di credito può essere frenata da incertezze economiche.
Un altro aspetto importante è la raccolta bancaria, che riflette la capacità delle banche di attrarre risorse da destinare ai finanziamenti. Questo indicatore fornisce un quadro dell’equilibrio tra domanda e offerta di credito, in un contesto in cui la politica monetaria cerca di stimolare l’economia attraverso il taglio dei tassi di interesse.
Tassi mutui: verso nuovi cali
A settembre 2024, il tasso medio sui nuovi mutui è sceso al 3,33%, in diminuzione rispetto al 3,59% di agosto e al 4,42% di dicembre 2023. Questo trend al ribasso si inserisce nel quadro della politica monetaria espansiva adottata dalla BCE, che mira a favorire l’accesso al credito per famiglie e imprese. I continui tagli ai tassi d’interesse rappresentano un’opportunità per chi desidera acquistare casa o rifinanziare mutui già in essere, ottenendo condizioni più vantaggiose.
Gli analisti prevedono ulteriori riduzioni nei prossimi mesi, in linea con le aspettative di un nuovo taglio dei tassi di interesse da parte della BCE, con l’obiettivo di sostenere la ripresa economica e contrastare l’inflazione. Questo taglio potrebbe arrivare già a breve, stimolando così ancora di più il mercato dei mutui.
In calo anche tassi dei prestiti in essere
Oltre ai mutui, anche il tasso medio sui prestiti in essere ha registrato una lieve flessione, passando dal 4,72% di agosto al 4,69% di settembre. Nonostante il calo costante dei tassi, che offre condizioni di finanziamento più favorevoli, la domanda di credito ha subito un rallentamento significativo. La contrazione dell’1,2% su base annua riflette un clima di incertezza economica, che spinge famiglie e imprese a ridurre il ricorso al credito, preferendo un approccio più prudente nei confronti degli investimenti.
Questo rallentamento è però meno marcato rispetto ai mesi precedenti, segno che una ripresa della domanda di prestiti potrebbe verificarsi nei prossimi mesi, soprattutto se i tassi di interesse continueranno a diminuire, rendendo l’accesso al credito ancora più conveniente.