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Manovra 2025, ecco gli aiuti del Governo anche per l’anno prossimo

Giorgia Meloni (Depositphotos) www.financecue.it

Al centro della nuova Manovra 2025 del Governo Meloni, approvata di recente dal Consiglio dei Ministri, sembrerebbe esserci l’attenzione verso le famiglie ed i lavoratori. Ma prima di dare una pacca sulla spalla al nostro Ministro, cerchiamo di capire quanto effettivamente questa manovra possa aiutare il popolo italiano in un contesto caratterizzato da una pressione economica elevata. Le misure prevedono non solo incentivi per favorire la natalità vista la crisi demografica che il nostro Paese sta vivendo ma anche supporti per l’edilizia, passando attraverso il sostegno ai giovani e alle donne nel mondo del lavoro. Certo che proporre incentivi per la natalità dopo aver reso la maternità surrogata un reato universale fa quasi ridere. Ma d’altronde siamo in Italia e non c’è bisogno di aggiungere altro.

Manovra 2025, tra bonus ed incentivi

La nuova Legge di Bilancio si caratterizza per un mix di conferme e nuovi bonus. Tra le conferme c’è il taglio del cuneo fiscale e la riduzione delle aliquote Irpef a tre scaglioni, che promettono di alleggerire il peso fiscale sui lavoratori. Inoltre, il governo ha deciso di puntare su misure sociali come la nuova “Carta nuovi nati“. In cosa consiste? Già il nome la dice lunga.

Natalità e bonus mamme

La “carta nuovi nati” sarebbe un incentivo di ben Euro 1.000  offerto però solo a chi ha un ISEE inferiore ai 40mila euro. In caso contrario sei ricco e puoi cavartela da solo. Perchè va bene aiutare tutti ma mica tutti tutti tutti?
Accanto a queste misure, il pacchetto natalità comprende il bonus per gli asili nido e l’assegno unico, che verrà escluso dal calcolo ISEE. Questo incentivo prevede un contributo annuale per pagare la retta del nido pubblico o privato per bambini fino ai 3 anni di età, con cifre da 1.500 a 3.000 euro per le famiglie con redditi più bassi.

Natalità (Depositphotos)
Natalità (Depositphotos)www.financecue.it

La Manovra 2025 conferma anche il bonus mamma, già in vigore nel 2024 che prevede l’esonero contributivo per le neomamme lavoratrici con contratto a tempo indeterminato e con due figli fino a 10 anni di età. Ovviamente, sempre perchè si deve aiutare tutti ma non tutti tutti tutti, anche quest’anno sono escluse da questo esonero le lavoratrici autonome.

Lavoro e fringe benefit per i neoassunti

Per quanto riguarda il mondo del lavoro i nuovi incentivi sembrerebbero mirati a favorire l’occupazione giovanile e femminile, in particolare nelle regioni del Sud, perchè, anche in questo caso, l’uguaglianza prima di tutto. Si conferma la presenza di fringe benefit, che offriranno importi maggiorati per chi accetta di trasferirsi oltre 100 km per un nuovo impiego. Questi benefit includeranno anche agevolazioni per l’affitto e il mutuo della prima casa, permettendo così una maggiore mobilità e flessibilità lavorativa.
Le imprese che assumeranno giovani e donne potranno beneficiare di una decontribuzione, con particolare attenzione alle Zone Economiche Speciali (Zes). Si rafforza, inoltre, il sostegno per l’autoimpiego in settori strategici come le nuove tecnologie e la transizione ecologica, per il periodo 2025-2027.

Edilizia (Depositphotos) www.financecue.it

Casa e incentivi all’edilizia

La Manovra prevede anche incentivi nel settore dell’edilizia. In particolare, si conferma la proroga per tutto il 2025 del bonus ristrutturazioni al 50%, limitato però alle prime case. Questa misura era molto attesa, poiché la scadenza dell’incentivo, prevista inizialmente per la fine del 2024, avrebbe fatto scendere la percentuale di detrazione al 36%.
Questo provvedimento dovrebbe rappresentare un’importante spinta per il settore edilizio, che continua a giocare un ruolo centrale nell’economia italiana. Sperando non crei problemi a chi ne usufruisce come è già successo in passato.