Conto corrente, la tassa nascosta ti brucia tutti i risparmi: in tutti questi casi è proprio inevitabile
Esiste una tassa silenziosa e nascosta che è imposta dalla legge sul tuo conto corrente: ecco quanto ti toglie e se si può evitare.
Molti consumatori si ritrovano a fine anno con un importo detratto dal proprio conto corrente senza aver ben chiaro il motivo di tale prelievo. Si tratta di una cifra che desta molta curiosità, soprattutto quando si tratta di spese che non erano state previste. Si pensa subito a qualche operazione bancaria o a costi legati alla gestione del conto, ma la realtà potrebbe essere diversa.
In alcuni casi, infatti, non è il canone del conto corrente o i prelievi a incidere, ma una tassa che viene applicata silenziosamente. Questo costo, che compare quasi a sorpresa, è spesso un elemento fisso per chi ha una certa somma depositata sul proprio conto. L’ammontare non varia in base alla movimentazione del conto, ma è una somma che viene calcolata una volta all’anno e detratta in automatico.
Per molti clienti bancari, è una tassa di cui non si ha piena consapevolezza, anche perché non viene comunicata in maniera chiara durante l’apertura del conto. Non si tratta di una commissione nascosta o di un addebito non giustificato, ma di un costo imposto dalla legge, che dipende direttamente dal saldo medio del proprio conto corrente.
Oltre a capire esattamente come funziona questa tassa e in che modo ci viene applicata, cerchiamo anche di capire se esistono proposte di conto corrente senza di essa, in modo da trovare le soluzioni più vantaggiose per i risparmiatori.
Quando si paga e a chi è dovuta
Questa tassa viene prelevata in base a un parametro molto preciso, ovvero la giacenza media del conto corrente. Quando il saldo medio supera una determinata soglia, l’istituto di credito si occupa di calcolare automaticamente l’importo dovuto e di prelevarlo dal conto. Non importa quanti movimenti vengono effettuati, ma ciò che conta è la somma che rimane sul conto in media durante l’anno.
Molti non sanno che esistono conti correnti che permettono di evitare il pagamento di questa imposta. Infatti, alcune banche propongono promozioni per cui l’onere non viene trasferito al cliente, ma è coperto dall’ente bancario stesso. Soluzioni di questo tipo sono particolarmente apprezzate da chi ha saldi consistenti e vuole evitare di pagare inutilmente.
Cos’è la tassa nascosta?
La tassa nascosta di cui si parla è l’imposta di bollo. Questa imposta viene applicata sui conti correnti con una giacenza media di almeno 5.000 euro. Il costo per le persone fisiche è di 34,20 euro all’anno, mentre per le persone giuridiche sale a 100 euro. Viene detratta automaticamente dal conto corrente, solitamente a fine anno, senza che il cliente debba effettuare alcuna operazione. È un addebito fisso, che non aumenta in base al saldo presente, ma che viene applicato una volta raggiunto il tetto della giacenza.
Esistono però modi per evitare il pagamento di questa imposta: uno di questi è mantenere una giacenza inferiore ai 5.000 euro durante l’anno. Inoltre, alcuni istituti di credito offrono conti correnti che, attraverso promozioni o agevolazioni, trasferiscono l’onere dell’imposta direttamente alla banca, sollevando così il cliente dal pagamento. Questa opzione è particolarmente utile per giovani e minorenni, con alcune offerte specifiche che rendono possibile l’esenzione anche senza dover modificare le proprie abitudini di risparmio.