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IMU, lo sconto del 50% è già attivo: spetta a pochissime persone | Va richiesto a una sola condizione

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La progettazione di una casa con modellino (Pixabay Foto) - www.financecue.it

Probabilmente potresti beneficiare dello sconto Imu del 50% ma non lo sai: scopri subito se puoi richiederlo. 

Nel contesto fiscale italiano, le imposte sulla casa hanno sempre giocato un ruolo rilevante, influenzando la vita di molte famiglie e proprietari immobiliari. Tra queste, l’Imu, ossia l’Imposta Municipale Unica, rappresenta una delle tasse più discusse e, a tratti, più gravose per chi possiede immobili non destinati all’abitazione principale. Da anni, la normativa è stata soggetta a modifiche per cercare di alleggerire il carico fiscale su alcune categorie specifiche di contribuenti.

Esistono, infatti, diverse situazioni in cui il legislatore ha previsto delle agevolazioni particolari per chi si trova in determinate condizioni. Nonostante ciò, molte persone non sono pienamente consapevoli di tutti i casi in cui è possibile ottenere una riduzione dell’Imu. Tra le condizioni più comuni, vi sono situazioni che riguardano casi particolari con specifiche modalità.

Comprendere quali siano i casi di esenzione o riduzione può risultare complesso, anche a causa della diversità delle situazioni individuali e della necessità di soddisfare precisi requisiti burocratici. Tuttavia, l’impegno per ottenere uno sconto su questa imposta potrebbe portare a un significativo risparmio. Il primo passo è, quindi, informarsi correttamente e verificare se si rientra nelle categorie che beneficiano di tali riduzioni.

Per ogni singolo proprietario di immobili, l’eventualità di poter ridurre l’importo dell’Imu dovuta dipende da molti fattori, ma le modalità sono specificate chiaramente dalla normativa vigente. Le percentuali di riduzione variano a seconda del tipo di contratto o delle condizioni dell’immobile.

Chi ha diritto alla riduzione dell’Imu

Tra i soggetti che possono richiedere una riduzione dell’Imu si trovano, ad esempio, coloro che affittano immobili a canone concordato. In questo caso, è prevista una riduzione del 25%, purché il contratto d’affitto sia regolarmente registrato presso l’Agenzia delle Entrate, condizione essenziale per accedere all’agevolazione. Oltre a ciò, è prevista una riduzione del 50% per gli immobili dati in comodato d’uso gratuito a parenti di primo grado, come genitori o figli.

Anche in questo caso, la registrazione del contratto è un requisito fondamentale. Queste agevolazioni sono state pensate per favorire la mobilità abitativa e ridurre il peso fiscale sulle famiglie che sostengono economicamente i propri figli o genitori.

Casa di monete
Casa di monete (Pixabay) -www.financecue.it

Come ottenere la riduzione Imu

Oltre agli affitti, vi è la possibilità di ridurre l’Imu del 50% anche per gli edifici che risultano dichiarati inagibili o inabitabili. In questo contesto, l’immobile deve essere effettivamente inutilizzabile durante il periodo di inagibilità, il che significa che non può essere occupato o sfruttato in alcun modo.

La dichiarazione di inagibilità deve essere supportata da una valutazione tecnica e confermata dagli enti competenti, come il Comune di residenza o altre autorità locali. La riduzione viene applicata solo per il periodo in cui tali condizioni persistono, consentendo ai proprietari di ridurre sensibilmente il carico fiscale su beni immobili che non possono generare reddito o essere utilizzati per altri scopi.