Affitti, un anno gratuito a chi ha questo documento: una semplice firma ti salva il portafoglio
Il bonus affitti diventa sempre più conveniente: se possiedi questo requisito potrai accedere a vantaggi sostanziosi.
In Italia il tema del welfare aziendale è diventato un argomento caldo, specialmente perché oggi si cerca di rendere il lavoro più sostenibile senza per forza aumentare i salari. Tra i tanti modi per venire incontro ai dipendenti, uno che sta guadagnando attenzione è il bonus affitto: un aiuto diretto che può essere inserito in busta paga e che dà una mano concreta a chi deve coprire l’affitto. E, cosa interessante, anche le aziende possono trarne vantaggio, perché questi bonus vengono detassati, senza che il lavoratore debba pagare più tasse sul suo reddito. Insomma, un win-win, come si direbbe!
Negli ultimi anni, con il costo della vita che continua a salire (e di certo non è una novità per nessuno), i benefit come il bonus affitto stanno diventando sempre più popolari. La possibilità di avere un sostegno per coprire le spese di casa è una vera boccata d’ossigeno, specialmente per chi vive in città dove gli affitti sono alle stelle. E questo tipo di benefit va oltre il classico aumento di stipendio, che spesso non basta a bilanciare tutte le spese. Pensa che avere un bonus sull’affitto senza doverci pagare le tasse sopra è come avere un piccolo aumento che però “costa” meno a tutti.
Un aspetto che non tutti considerano è che, offrendo benefit come questi, le aziende riescono a trattenere i talenti e a costruire un ambiente lavorativo più sereno e motivante. Insomma, non è solo una questione di soldi, ma di creare una relazione di fiducia tra dipendente e datore di lavoro. Non è così comune pensare a quanto un aiuto con l’affitto possa fare la differenza. C’è anche il discorso che questi aiuti, se ben strutturati, possono addirittura risultare più convenienti per l’azienda rispetto a un vero aumento di stipendio, proprio perché rientrano nei fringe benefit detassati.
Poi, ovviamente, non è obbligatorio. Il datore di lavoro può decidere se adottarlo o meno, ma chi lo fa dimostra di voler investire sul benessere dei propri dipendenti. Così, il bonus affitto diventa una risorsa flessibile, adattabile alle esigenze personali, soprattutto per chi sta già faticando a coprire tutte le spese. E per l’azienda rappresenta una bella occasione per mostrare sensibilità e attirare nuovi lavoratori.
Nuove soglie per il bonus affitto
A partire dalla nuova legge di Bilancio 2025, c’è una grande novità: il tetto del bonus affitto per alcuni lavoratori potrà salire fino a 5.000 euro all’anno. Rispetto al precedente limite di 1.000 o 2.000 euro, per tanti sarà davvero una boccata d’aria fresca. Ovviamente, questa nuova misura non si applica a tutti, ma solo a chi risponde a requisiti specifici.
Ad esempio, bisogna avere un contratto a tempo indeterminato, trasferirsi per lavoro a oltre 100 chilometri di distanza, e avere un reddito annuo sotto i 35.000 euro. Per chi rientra in questi parametri, il bonus affitto da 5.000 euro potrà essere ricevuto senza aumentare il reddito imponibile per due anni, un vantaggio fiscale non da poco.
Come funziona la richiesta e i documenti necessari
Si tratta di una scelta del governo che vuole incentivare le persone a trasferirsi per nuove opportunità di lavoro, aiutandole con le spese del trasloco e dell’affitto, che si sa, non sono mai leggere. Per ottenere il nuovo bonus affitto, chi ha i requisiti dovrà fare richiesta.
E potrà farlo presentando una dichiarazione in cui conferma di rispettare tutte le condizioni richieste. Per chi ha figli e richiede il bonus da 2.000 euro, sarà anche necessario includere il codice fiscale di almeno un figlio a carico, in modo da dimostrare di avere effettivi carichi familiari.