IMU, in queste condizioni non devi sganciare un euro: ti basta un foglio e parte l’esenzione | Presentalo subito
Buone notizie per chi paga l’IMU: se presenti questa carta non devi più pagarlo! Scopri tutti i dettagli sull’esenzione.
L’IMU (Imposta Municipale Unica) è un’imposta comunale che riguarda in particolare il possesso di immobili, con l’esclusione delle abitazioni principali, salvo casi specifici. Introdotta con il decreto legislativo n. 23/2011, oggi è uno dei principali strumenti fiscali locali volti a finanziare i servizi pubblici comunali. L’aliquota varia a discrezione dei comuni e mira a tassare la proprietà immobiliare come segno della capacità contributiva del cittadino.
Nell’ambito delle normative fiscali, l’IMU occupa una posizione particolare per la sua influenza sulle finanze dei proprietari immobiliari. Ogni comune italiano stabilisce le aliquote in base alle proprie esigenze di bilancio. Tuttavia, restano alcune regole uniformi, tra cui l’esenzione per le abitazioni principali non di lusso e per alcuni tipi di immobili come quelli di interesse storico.
La Corte Costituzionale, inoltre, è intervenuta più volte su questioni legate all’IMU. Le sue pronunce spesso riflettono l’esigenza di armonizzare il sistema fiscale con i principi costituzionali di uguaglianza, capacità contributiva e tutela della proprietà privata.
La Corte infatti interviene laddove si rilevi una disparità o una violazione dei diritti costituzionali, come già avvenuto in passato per altre imposte immobiliari, con l’obiettivo di garantire un’imposizione che sia sempre equa e giustificata da un reale indice di ricchezza.
IMU e immobili occupati: la nuova sentenza
Un elemento distintivo dell’IMU è l’ampia casistica di esenzioni previste. Queste includono situazioni specifiche che impediscono al proprietario di utilizzare effettivamente il proprio immobile, una condizione essenziale affinché l’imposizione sia ritenuta corretta. Tuttavia, le casistiche specifiche di esenzione spesso portano a dubbi interpretativi, motivo per cui i casi di esenzione sono spesso oggetto di revisione e aggiornamenti normativi.
In una recente pronuncia, la Corte Costituzionale ha chiarito ulteriormente l’ambito di applicazione dell’esenzione IMU, in riferimento agli immobili occupati abusivamente.
Con la sentenza n. 60 del 5 marzo 2024, la Corte ha stabilito che un immobile oggetto di occupazione abusiva e per il quale il proprietario ha sporto tempestiva denuncia non debba essere soggetto all’imposta. La motivazione risiede nell’assenza della capacità contributiva: se il proprietario non può usufruire del bene, l’imposizione fiscale risulterebbe priva di fondamento.
Denunce penali e diritto all’esenzione IMU
Con la denuncia, si tutela il diritto alla non imposizione IMU in assenza di godimento del bene. In questo quadro, anche chi ha già pagato l’imposta potrebbe avere diritto al rimborso retroattivo, aprendo a nuovi sviluppi per i contribuenti coinvolti.
L’effetto della sentenza è retroattivo, per cui presto partirà l’invio dei rimborsi per i contribuenti interessati.