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Scheda telefonica rara, con la tessera giusta non devi più lavorare: il suo valore sale di anno in anno

Cabina telefonica (Depositphotos foto)

Cabina telefonica (Depositphotos foto) - www.financecue.it

Ricordate le iconiche schede telefoniche? Se possedete questi modelli particolari, il loro valore è davvero alto per i collezionisti. 

Strano a dirsi, ma le schede telefoniche, un tempo indispensabili, oggi sono quasi un ricordo dimenticato. Eppure, quanti di noi hanno passato minuti preziosi al telefono pubblico, con quella scheda rettangolare tra le mani? Nei tempi in cui i cellulari erano rari (e pure costosissimi), una cabina telefonica e una scheda prepagata erano spesso l’unico modo per fare una chiamata “al volo”.

Nelle strade, all’epoca, spuntavano cabine rosse o grigie come funghi, ed erano frequentatissime. Si trovavano un po’ dappertutto: nelle piazze, nelle stazioni e persino nei centri commerciali, sempre pronte per una chiamata veloce. La scheda, con quei colori distintivi e i design spesso fantasiosi, diventava quasi un accessorio; certo, utile, ma anche un piccolo pezzo d’arte da portare in tasca.

Ognuna era diversa e, se vogliamo, raccontava anche un pezzo d’Italia, con grafiche che spaziavano dalla natura alle promozioni dei vari prodotti dell’epoca. Nel giro di qualche anno, con l’arrivo dei primi cellulari, le cose sono cambiate in fretta. I telefoni pubblici hanno iniziato a sparire, le schede sono diventate superflue e pian piano hanno lasciato spazio alle nuove tecnologie.

Però, per chi le ricorda, quelle schede restano un oggetto iconico, una specie di “pezzo da museo” che fa sorridere e tornare indietro nel tempo. E c’è di più: alcuni, forse senza nemmeno saperlo, potrebbero avere in un vecchio cassetto una scheda preziosa, di quelle che oggi valgono più di un semplice ricordo.

SIP, cabine e collezionisti

Tutto ebbe inizio negli anni ’70, quando la SIP lanciò le prime schede prepagate. Inizialmente, però, il pubblico continuava a preferire i gettoni: sarà che erano facili da usare o forse perché le prime schede si rovinavano troppo in fretta. La vera rivoluzione arrivò negli anni ‘80 con le schede colorate, e il loro successo esplose con il famigerato “telefono Rotor” – quello rosso, dal design spigoloso. E qui inizia una vera e propria mania collezionistica. Le prime serie tematiche (c’era pure la “Turistica” e la famosa “Fasce orarie”) sono diventate subito introvabili, soprattutto le tirature più limitate, ed è qui che le schede iniziano a trasformarsi da semplici oggetti di uso quotidiano a vere e proprie piccole opere d’arte da collezione.

Di anno in anno, le grafiche e i temi si sono moltiplicati, rendendo le schede sempre più originali e attraenti per i collezionisti. In effetti, alcune serie erano davvero uniche, come quelle per il Motor Show o le schede promozionali di aziende famose. E che dire delle carte a tema sociale, magari dedicate a campagne di sensibilizzazione? Ciascuna aveva un messaggio da portare e non mancava mai di attirare l’attenzione.

Scheda telefonica italiana (Wikipedia foto)
Scheda telefonica italiana (Wikipedia foto) – www.financecue.it

Quali sono le schede più preziose oggi?

Oggi alcune schede sono considerate dei veri tesori per i collezionisti. Per esempio, le prime versioni gialle e azzurre, risalenti agli anni ‘70 e ‘80, possono valere anche diverse centinaia di euro, a patto che siano in ottime condizioni. E poi c’è la celebre serie “Urmet bianca”, di cui le tirature limitate aumentano ulteriormente il valore. Anche i collezionisti più esperti cercano schede con errori di stampa o dettagli particolari (chi l’avrebbe mai detto, ma anche un piccolo puntino può fare la differenza!).

Vale la pena dare un’occhiata in soffitta o frugare nei vecchi portafogli. Magari una di queste schede rare è ancora lì, dimenticata, ma pronta a rivelarsi un piccolo tesoro. Alcuni modelli, come la mitica carta “Labirinto”, hanno un valore speciale perché furono ritirate subito dopo il lancio, e chi ne possiede una è un po’ come se avesse trovato un pezzo di storia. Ecco perché, se avete ancora vecchie schede telefoniche in casa, un’occhiata non guasta: potreste trovarvi tra le mani un vero e proprio bottino inaspettato!