Investimenti, guadagna davvero con la regola dell’età: con me ha funzionato e ora ho un tesoretto niente male
Come sfruttare la regola dell’età per guadagnare davvero: la mia esperienza e come ho costruito un tesoretto che mi ha sorpreso.
Oggi, chi è genitore si ritrova spesso a guardare avanti e domandarsi come sarà il mondo in cui i propri figli dovranno fare strada. Tra il lavoro che cambia a una velocità che toglie il fiato e un mercato sempre più competitivo, le preoccupazioni non mancano. Insomma, per garantire loro un futuro un po’ più tranquillo e pieno di possibilità, tocca cominciare a pensarci già da subito.
Il punto è che non si tratta più solo di mettere da parte due soldi, magari in un conto postale come facevano i nostri nonni, ma di costruire un vero e proprio progetto di risparmio o d’investimento che possa dare una mano, tra qualche anno, per la scuola o, chissà, per qualcos’altro di importante. Accumulare risparmi da piccoli è una mossa davvero intelligente.
E poi diciamolo, cominciare da subito vuol dire affrontare le spese future con meno ansia. Se si dà tempo al capitale di crescere, ci si ritrova, magari quando i figli sono già grandi, con un bel gruzzolo pronto a fare la differenza. Pensaci: anche con piccoli importi periodici, nel lungo periodo i numeri iniziano a sorridere. Però, per ottenere qualcosa di più concreto, serve anche scegliere con cura come farli fruttare questi soldi, e su questo, a volte, è un bel rompicapo.
D’altronde, ci sono un sacco di opzioni: dai libretti di risparmio, che sono ormai un classico, ai metodi più “moderni” come i Piani di Accumulo Capitale (quelli che si sentono chiamare PAC). Ogni soluzione ha pro e contro, ma il punto è trovarne una che regga bene per diversi anni, perché accumulare soldi richiede pazienza e, beh, un po’ di costanza.
Scegliere l’opzione migliore per il futuro
Quali sono le scelte più diffuse? Intanto, in Italia i libretti di risparmio e i buoni fruttiferi postali sono sempre in testa. Sono facili da capire e da gestire, con bassi costi e un interesse minimo, ma costante. Certo, non fanno guadagnare cifre folli, anzi, ma sono l’ideale per chi preferisce non rischiare troppo e ha bisogno di un punto fermo nel tempo.
Poi, se si ha voglia di qualcosa di più “dinamico”, si può considerare il PAC. Qui l’idea è quella di investire una cifra a cadenza regolare (ogni mese, ogni tre mesi, dipende), così si accumula un bel capitale senza farsi troppo condizionare dai momenti di crisi dei mercati. Anche questo ha i suoi vantaggi: per dirne uno, permette di accumulare senza stress, perché il rischio è diluito nel tempo. E anche se capita di dover sospendere i versamenti per un po’, niente panico: i PAC moderni permettono di fermarsi e riprendere senza troppi vincoli.
Come proteggere i risparmi dei figli
Investire, insomma, non è più solo roba da esperti di finanza, e anche i genitori possono trovare strumenti semplici per accumulare per i figli. Certo, la legge italiana non permette ancora di aprire conti titoli per minorenni, ma si possono trovare soluzioni “cuscinetto”, come le polizze vita, che sono un modo sicuro per creare un fondo protetto a loro nome.
Queste polizze danno flessibilità e sicurezza, perché proteggono i soldi investiti da eventuali rischi. Così, quando arriva il momento giusto, i figli troveranno un capitale che li aiuterà a partire con il piede giusto.