I passeggeri prima hanno dovuto pagare costi extra per non aver effettuato il check-in, ora Ryanair deve rimborsarli.
È stato reso noto che Ryanair abbia fatto pagare un supplemento di 55 euro ai passeggeri che hanno effettuato il check-in in aeroporto.
Tuttavia, le dinamiche che hanno portato al pagamento degli stessi hanno messo in allerta l’Antitrust che ha voluto indagare a fondo alla questione.
Effettivamente, dalle indagini dell’Autorità garante della concorrenza e del mercato sono emersi dei dettagli che vanno a favore dei passeggeri che si sono visti costretti a pagare un supplemento per il check-in.
Ma quest’ultimo era effettivamente da pagare nelle condizioni proposte dalla compagnia di Ryanair? Ecco che cosa è emerso e le possibilità dei passeggeri interessati.
L’Antitrust effettuato delle indagini approfondite riguardo alle dinamiche di richiesta dei 55 euro per il check-in in aeroporto. Da queste è emerso che in realtà le informazioni fornite da Ryanair riguardo al check-in online non fossero adeguatamente chiare. Questo ha fatto in modo che si creasse poca chiarezza tra i passeggeri. Nello specifico, essi non sarebbero stati informati in maniera efficace sulle tempistiche da rispettare per poter completare il check-in online. Oltretutto, la compagnia aerea non si è dimostrata chiara nemmeno su eventuali costi aggiuntivi nel caso non fossero rientrati nelle tempistiche dichiarate.
In questo senso, il Garante ha segnalato una pratica commerciale scorretta nei confronti dei passeggeri. A tal proposito, la compagnia aerea Ryanair si prende la responsabilità di modificare il testo informativo che tratta la parte del check-in online con le dovute scadenze e gli eventuali costi supplementari. Ma non è finita qui, perché ora Ryanair dovrà rimborsare i passeggeri interessati.
Ora che sono emersi questi dettagli, Ryanair si è sentita alle strette. A tal proposito si adopererà per rimborsare i passeggeri che hanno effettivamente pagato il supplemento di 55 euro al momento del check-in per non aver rispettato le scadenze teoricamente previste. Nello specifico, la compagnia aerea si ritrova a dover rimborsare oltre un milione e mezzo di euro per far fronte all’errore commesso. L’accordo con l’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato prevede che la compagnia aerea si prenda le sue responsabilità e rimborsi una somma che corrisponde all’intero supplemento del check-in in aeroporto pari a 55 euro a tutti i passeggeri che hanno presentato una contestazione tra il 2021 e il 2023.
Il rimborso in questione è destinato a coloro che si sono visti addebitare il supplemento per il check-in in aeroporto a causa di informazioni non chiare o insufficienti. Da questo ne consegue che non sono poi riusciti a completare la procedura online nei tempi previsti. Oltre a ciò, anche coloro che non hanno inviato un reclamo ma che hanno comunque versato i 55 euro hanno il diritto di richiedere un rimborso di 15 euro, oppure un voucher del valore di 20 euro da utilizzare sul sito ufficiale di Ryanair per futuri acquisti. Il provvedimento ha lo scopo di raggiungere un miglioramento delle pratiche commerciali da parte della compagnia.