Casa, se la vendi sei rovinato: questa tassa è un salasso per tutti | Ti arrivano sul conto solo spiccioli
Brutte notizie se hai deciso di vendere la tua casa dopo averla ristrutturata con il superbonus: una tassa complica la situazione.
Vendere un immobile non è mai una decisione facile, e quando entrano in gioco tasse e regolamenti, le cose si complicano parecchio. Lo sappiamo bene, le leggi che regolano il mercato immobiliare cambiano spesso e in modi che non sempre rendono le cose più semplici per chi compra o vende. Forse ti è capitato di pensare a come una scelta apparentemente sensata, come quella di vendere dopo una ristrutturazione importante, possa portare a sorprese indesiderate.
Quando si parla di interventi di ristrutturazione, il Superbonus 110% è stato, per moltissimi, una vera e propria manna dal cielo. L’idea di migliorare casa con vantaggi economici significativi è piaciuta a tanti, e non c’è da stupirsi. Chi ha sfruttato l’incentivo ha potuto riqualificare gli edifici sia a livello energetico sia sismico, facendo un vero salto di qualità. Ma c’è sempre un “ma”, no? Perché queste agevolazioni, alla fine, possono portare anche un rovescio della medaglia, specialmente se decidi di vendere.
La relazione tra bonus fiscali e tassazione non è certo una novità, eppure ogni legge può nascondere insidie o opportunità diverse. Le regole cambiano e, di conseguenza, cambiano anche i costi e i vantaggi per chi ha investito in casa. Vendi la tua proprietà dopo averla ristrutturata? Potresti ritrovarti ad affrontare imposte inattese.
Vendere casa e le implicazioni fiscali del Superbonus
Le ultime novità introdotte con la Legge di bilancio 2024 parlano chiaro: se hai ristrutturato casa con il Superbonus e vuoi venderla, ti tocca affrontare una tassazione sulla plusvalenza. In parole semplici, significa che il guadagno dalla differenza tra quanto spendi e quanto ottieni dalla vendita può essere soggetto a tassazione. E non si parla solo del 110%, ma anche delle versioni “ridotte” come il 90% o il 75%. Insomma, chi ha beneficiato di questi bonus deve tener conto di regole ben precise quando decide di cedere la casa.
La norma si applica alle vendite effettuate a partire dal 2024, il che significa che chi ha pianificato una cessione potrebbe trovarsi con scenari fiscali diversi rispetto al previsto. Certo, non si applica a tutti indistintamente: ci sono eccezioni e specificità che complicano (o, a volte, migliorano) la situazione per certi contribuenti.
Come si calcola la tassazione sulla plusvalenza
La plusvalenza derivante dalla vendita di un immobile ristrutturato può essere tassata con l’IRPEF o tramite un’imposta sostitutiva del 26%. La discriminante? Se vendi entro dieci anni dalla fine dei lavori, il guadagno può essere soggetto a queste imposte. Per fortuna, non tutti devono preoccuparsi: chi ha ereditato l’immobile o lo ha adibito ad abitazione principale per la maggior parte dei dieci anni precedenti è esente.
Il problema è che capire cosa e quanto si deve pagare non è affatto semplice. Bisogna considerare i costi sostenuti, i tempi dei lavori e il momento della vendita. Senza un quadro chiaro, il rischio di fare errori o calcoli sbagliati è dietro l’angolo, e nessuno vuole sorprese quando si tratta di soldi. Essere informati, in questo caso, è davvero essenziale per evitare di ritrovarsi a contare le briciole dopo una vendita che, magari, doveva essere un affare.