Conto corrente, occhio a ciò che fai: in questo caso la banca te lo chiude senza preavviso
Conto corrente, quali sono le operazioni che le banche ritengono sospette e per cui si predispone il controllo? Scopri cosa succede!
Il conto corrente permette di tracciare i movimenti di denaro di una persona. Per il Fisco è importante sapere quanto effettivamente entra o esce dal conto, per evitare i rischi di evasione fiscale.
Gli strumenti per monitorare il denaro e per pagare sono tantissimi. Carte di credito, bonifici e sistemi di addebito sul conto corrente sono da considerare tracciabili, cioè riscontrabili a un controllo.
Ci sono anche metodi di pagamento che non possono essere tracciati e che per questo possono dare il via a dei sospetti, come può essere il pagamento in contanti o con assegno. Un uso esagerato di queste modalità genera sospetti.
Anche diversi prelievi nello stesso momento con il giro di grosse somme di denaro può dare il via a un controllo fiscale e costringere la banca a bloccarti il conto finché l’operazione non si chiarisce. Quali sono le operazioni che generano sospetti?
Perché ci sono dei controlli sulle operazioni
I controlli sulle operazioni avvengono per poter dare una risposta a movimenti inspiegabili. Infatti, una persona che per anni ha più o meno la stessa somma sul conto e si ritrova con un bonifico a diversi zeri può destare sospetti.
Infatti, per le grosse somme non è più possibile agire con strumenti non tracciati. Questo non vuol dire per forza che la persona sta evadendo il Fisco, ma che può dimostrare la provenienza del denaro. Una fattura pagata, un contratto di vendita o la ricevuta di una vincita possono essere utili per far sbloccare il conto. Cosa fa bloccare un conto corrente?
Quali sono le operazioni che possono creare delle difficoltà
La banca può decidere di chiudere il conto corrente con una comunicazione se il cliente non paga un fido aperto, non ha denaro sul conto, il conto stesso non ha movimenti, oppure se il cliente si rifiuta di fornire i documenti richiesti dalle leggi antiriciclaggio.
Infatti, la banca è tenuta a tenere d’occhio i conti dei clienti e, se nota dei movimenti strani, deve chiedere al cliente di fornire dei documenti che dimostrano che dietro a quei movimenti non c’è nulla di illecito. Per sbloccare il conto, chiedi un appuntamento in banca. La banca può decidere di non averti più come cliente, ma in questo caso può essere tenuto a pagarti un risarcimento in caso di danno.