Deposito a risparmio: cos’è, a chi conviene ed errori da non fare
Scopri cos’è il deposito a risparmio, a chi conviene e quali errori evitare per far crescere i tuoi risparmi in modo sicuro e senza rischi.
Il deposito a risparmio, spesso chiamato anche conto di deposito, è uno strumento bancario concepito per chi desidera mettere da parte i propri soldi e farli fruttare nel tempo. A differenza del conto corrente, non permette operazioni complesse come bonifici o pagamenti diretti, ma si limita a versamenti e prelievi. Al deposito è solitamente associato un libretto di risparmio, dove vengono registrate tutte le operazioni.
Questo strumento è molto popolare tra i genitori che desiderano risparmiare per i propri figli: i libretti intestati a minori possono essere aperti dai genitori, e le somme sono disponibili al minore stesso. La banca garantisce la restituzione del denaro depositato quando richiesto, offrendo un’alternativa sicura per conservare i risparmi.
I conti deposito possono essere liberi o vincolati. Nel primo caso, è possibile prelevare il denaro in qualsiasi momento. Nel secondo, il denaro è “bloccato” per un determinato periodo (da 1 a 36 mesi), offrendo in cambio interessi più alti. Tuttavia, ritirare i soldi prima del termine comporta il pagamento di penali, spesso sotto forma di mancato riconoscimento degli interessi maturati.
Il deposito a risparmio è ideale per chi desidera accumulare denaro senza correre rischi elevati. È perfetto per i piccoli risparmiatori, le famiglie che vogliono accantonare somme in sicurezza per il futuro, oppure per chi preferisce una gestione prudente delle proprie finanze. La sua semplicità lo rende accessibile a tutti, offrendo uno strumento affidabile e trasparente per far crescere il proprio patrimonio in modo graduale.
Deposito di risparmio, i punti di attenzione
Pur essendo considerato uno strumento a basso rischio, il deposito a risparmio richiede alcune attenzioni. Le banche possono modificare le condizioni contrattuali, come il tasso di interesse o le spese di gestione, ma devono comunicarlo al cliente con almeno due mesi di anticipo. In caso di disaccordo, il cliente può decidere di chiudere il conto senza penali. È importante tenere d’occhio le comunicazioni della propria banca per non farsi trovare impreparati.
La gestione di un deposito a risparmio comporta costi che variano da banca a banca. In alcuni casi, soprattutto per i libretti intestati a minori, non sono previste spese di apertura o gestione. Tuttavia, bisogna considerare l’imposta di bollo e la ritenuta sugli interessi, che possono ridurre il rendimento complessivo.
Il tasso di interesse offerto su un deposito a risparmio è generalmente inferiore a quello di investimenti più rischiosi, ma offre maggiore sicurezza. I conti vincolati possono offrire interessi più alti, ma è fondamentale valutare con attenzione la propria capacità di mantenere il denaro “bloccato” per l’intero periodo.
Deposito di risparmio, regole e garanzie
Dal 2017, i libretti di risparmio al portatore non possono più essere emessi o trasferiti, e le somme depositate su tali libretti dovevano essere ritirate entro la fine del 2018. Questo cambiamento normativo ha lo scopo di aumentare la trasparenza e ridurre il rischio di operazioni illecite.
Un aspetto importante da considerare è la garanzia sui depositi. Il denaro depositato è protetto dal Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi, che garantisce fino a 100.000 euro per depositante, per singola banca. In caso di difficoltà finanziarie della banca, i depositanti sono tutelati, anche in situazioni di crisi come il bail-in, il meccanismo europeo che prevede il coinvolgimento dei risparmiatori nel salvataggio delle banche, ma solo per somme superiori alla soglia garantita.