Risparmi, se pensi che siano al sicuro sbagli alla grande: le tasse arrivano anche qui
Risparmi, anche per questi soldi piomba la scure delle tasse. Come funziona e quali sono le novità per i risparmiatori?
Il risparmio fa parte del patrimonio culturale degli Italiani. In tanti decidono di non usare il denaro e di metterlo da parte per un successivo investimento, oppure in caso di imprevisti. Infatti, in Italia ci sono strumenti finanziari chiamati di risparmio, perché fanno fronte a questa esigenza.
Libretti di risparmio, conti deposito, depositi sui conti correnti, buoni fruttiferi e titoli di Stato rientrano negli strumenti più usati per il risparmio. Lo Stato incentiva il risparmio e l’investimento con una tassazione agevolata su alcune soluzioni.
Purtroppo, però, è molto difficile pensare a un sistema di risparmio che evita di pagare le tasse. Infatti, anche se hai dei soldi in casa devi dichiararli per non avere problemi in caso di controlli fiscali.
Come funziona la tassazione in Italia e c’è un modo per proteggere i tuoi risparmi dalle tasse quando sono troppo alte? Scopriamo qual è la verità e come organizzarti per tutelare davvero il tuo denaro.
Cone funziona
I risparmi si ottengono dal reddito, che è già tassato, ma non basta. Questo denaro in più va dichiarato e inserito nel Modello Redditi come del denaro extra rispetto al reddito e se ne deve tenere traccia.
Così anche il risparmio ha una sua tassazione, dalla quale non può sfuggire nemmeno un euro. Come funziona e come difenderti anche da questa imposizione del Fisco? Ecco come funziona nella realtà.
Ci sono risparmi al sicuro?
Non c’è modo di evitare il pagamento delle tasse sui risparmi. Infatti, le soluzioni meno redditizie, ma più sicure, prevedono comunque una percentuale di pagamento delle tasse a partire dal 12,5%. Poi ci sono gli investimenti più redditizi, dove la tassazione è anche del 27%. Poi è necessario anche il pagamento dell’imposta di bollo. L’imposta di bollo si applica su strumenti finanziari e di risparmio: conti correnti bancari e postali, conti deposito, azioni, obbligazioni, fondi comuni di investimento, polizze assicurative di tipo finanziario (come le polizze vita unit-linked), ETF (Exchange Traded Funds) e certificati di deposito.
L’importo è pari allo 0,2% sul totale. per i conti deposito e i libretti di risparmio, esiste un’imposta minima di 34,20 euro per le persone fisiche e di 100 euro per le persone giuridiche (aziende, enti, ecc.). Se non paghi, rischi che ti arrivi la cartella per le imposte non pagate con i relativi interessi. Anche se investi nello Stato, c’è una tassa da pagare! La notizia arriva da Facile.it.