Bonus nido 2025, 3600 euro nei conti correnti: con la nuova Manovra lo possono chiedere proprio tutti
Bonus nido 2025, come avere il bonus previsti dall’ultima Manovra. Ecco tutto ciò che c’è da sapere per non perderla.
I tuoi bambini sono molto piccoli e non puoi lasciarli da soli? Non hai parenti che se ne possono prendere cura quando non ci sei? Il bonus nido aiuta le famiglie che hanno bisogno di portare i bimbi al nido con un incentivo.
Infatti, il costo degli asili nido è alto e i posti negli asili comunali sono pochi e terminano in poco tempo. Così, per i neogenitori è difficile mantenere il lavoro e gestire la famiglia e in tanti si trovano a rinunciare a uno stipendio.
Per evitare che uno dei due smetta di lavorare, ci sono delle soluzioni semplici che permettono di mantenere il posto di lavoro e di ottenere un posto al nido per i figli con un incentivo dedicato.
Come funziona e come averlo? Tieni l’ISEE aggiornato e cerca di seguire alla lettera quanto ti stiamo per dire. Le regole sono cambiate da poco e confondersi è un attimo. Non rischiare di perdere l’incentivo!
Come funziona
Il Bonus nido è un sostegno per le famiglie con figli sotto i 3 anni. I requisiti per accedere al bonus includono la residenza in Italia, un figlio a carico con meno di 3 anni e la cittadinanza UE o un permesso di soggiorno regolare. Il bonus è erogato dall’INPS.
Il bonus prevede un importo massimo di 3.600 euro all’anno per le famiglie con un ISEE fino a 40.000 euro. Per chi ha un ISEE superiore o non lo presenta, l’importo scende a 1.500 euro. L’ammontare effettivo dipende sempre dalla retta pagata: il bonus non può superare l’importo mensile della retta.
Le novità introdotte dal Governo
Ora, non è più necessario avere un secondo figlio a carico per richiedere il bonus. Il bonus non incide più sul calcolo dell’ISEE. Questi cambiamenti permettono di ampliare la platea dei beneficiari e semplificano la procedura di richiesta secondo le stime del Governo.
La domanda per il bonus nido si invia entro il 31 dicembre, con SPID, CIE o CNS. È necessario specificare se il bambino frequenta un nido pubblico o privato e fornire la documentazione che attesti il pagamento della retta, come ricevute o bollettini. Ogni documento deve contenere il nome dell’asilo, il codice fiscale del bambino e i dettagli di pagamento. Una volta verificata la domanda, l’INPS eroga il contributo mensilmente sul conto corrente del genitore che ha presentato la domanda per via telematica sul profilo fiscale.