Shopping online, partono i controlli a tappeto su ogni acquisto: attento a cosa compri o ti becchi una multa salata
Controlli in arrivo per gli acquisti online: scopri cosa potrebbe cambiare e perché ogni clic potrebbe costarti caro
Negli ultimi anni, lo shopping online ha visto una crescita senza precedenti. Sempre più persone preferiscono fare acquisti con un paio di clic, comodamente dal divano, e ricevere pacchi a domicilio in tempi record in modo pratico, veloce e spesso molto più conveniente dei negozi tradizionali. Questo nuovo modo di comprare ha cambiato radicalmente le nostre abitudini e il mondo del commercio.
Ma dietro questa comodità apparentemente senza limiti, ci sono alcuni lati oscuri che non possiamo ignorare. La mole di acquisti online e il continuo flusso di pacchi provenienti da ogni angolo del pianeta hanno reso i controlli fiscali e doganali un vero rompicapo.
L’arrivo di piattaforme internazionali ha dato una bella scossa al mercato. Colossi asiatici come Temu e Shein propongono una gamma infinita di prodotti a prezzi stracciati. Certo, per i consumatori è una pacchia, ma per i negozi locali il dilemma è evidente: come competere con quei prezzi quando devi rispettare rigide norme europee e sostenere costi più alti?
C’è anche una questione di sicurezza dei prodotti acquistati online. Spesso, gli articoli che arrivano da fuori Europa non rispettano gli standard di qualità e sicurezza… insomma, non tutto quello che sembra un affare lo è davvero.
Nuove strategie e possibili sviluppi
Con il boom delle vendite online, le autorità si stanno muovendo per trovare delle soluzioni. Da un lato, i consumatori amano la libertà di acquistare da tutto il mondo; dall’altro, i piccoli commercianti europei vedono sfumare clienti e profitti.
Gli esperti sono al lavoro per garantire un sistema più giusto e sicuro. L’obiettivo è chiaro: proteggere i consumatori e sostenere le imprese locali senza chiudere le porte al mercato globale. Ma non sarà una passeggiata. Trovare l’equilibrio giusto richiede interventi mirati e tanta pazienza.
L’Unione Europea pensa a una stretta fiscale
Secondo il Financial Times, la Commissione Europea sta studiando delle nuove regole fiscali per le piattaforme asiatiche come Temu e Shein. L’idea è contrastare la concorrenza sleale che sta penalizzando le aziende locali. Tra le misure allo studio ci sono una tassa sui ricavi delle piattaforme e una tariffa per ogni articolo spedito.
Queste nuove regole servirebbero a ridurre la competitività delle spedizioni di basso valore, che oggi spesso passano inosservate ai controlli doganali. Solo nel 2024, si stima che arriveranno in Europa circa 4 miliardi di pacchi, tre volte rispetto al 2022. Togliere l’esenzione per i pacchi sotto i 150 euro potrebbe riequilibrare la situazione, proteggere i negozi europei e bloccare l’arrivo di prodotti pericolosi o non conformi.