Riscaldamento, con questo dispositivo rispami 600 euro ogni anno: in tanti sono già soddisfatti
Il freddo dell’inverno impone di accendere il riscaldamento per non congelare, ma come risparmiare in bolletta? Ecco la soluzione!
In alcune regioni italiane, come le Alpi e l’Appennino, l’inverno porta temperature sotto lo zero e nevicate abbondanti. Il freddo intenso favorisce attività come lo sci e gli sport invernali, ma richiede anche preparazioni adeguate per affrontarlo.
Nelle città italiane, soprattutto al Nord, il freddo invernale si fa sentire con temperature rigide e giornate umide. Non si può fare a meno del riscaldamento domestico. Al Centro e al Sud, invece, gli inverni sono più miti, ma le ondate di gelo non mancano.
Gelate improvvise possono danneggiare colture agricole e alterare gli ecosistemi, anche dentro la tua casa. Le piante possono appassire a causa del freddo e le condizioni possono peggiorare senza un buon riscaldamento.
Una soluzione che in tanti stanno provando in queste ore ti fa risparmiare fino a 600 euro all’anno e ti aiuta a combattere il freddo in casa. Come funziona e come averlo a casa tua? Scopriamolo insieme!
Come funziona
Per stimare il costo annuale del riscaldamento con questa soluzione, bisogna considerare il prezzo dell’energia elettrica e le ore di utilizzo giornaliere. Se un consumo medio è di 1.400-1.800 kWh durante la stagione invernale e il costo dell’energia è di 0,50 €/kWh, la spesa annua si aggira tra 700 e 900 euro, con un funzionamento di 8 ore al giorno. In confronto, un sistema di riscaldamento a gas può comportare costi più alti. È importante notare che il consumo effettivo dipende dalla zona climatica, dalle dimensioni dell’ambiente e dall’efficienza dell’impianto.
Questi dispositivi ecologici sfruttano fonti naturali come aria, acqua o suolo per riscaldare e raffrescare gli ambienti domestici. Ilfunzionamento richiede energia elettrica, il che comporta una spesa da considerare. L’energia necessaria può arrivare da pannelli fotovoltaici o dalla rete elettrica domestica. Di quale sistema stiamo parlando?
Cosa fare
Parliamo delle pompe di calore. Il consumo energetico di una pompa di calore dipende dalla potenza richiesta, dall’efficienza del modello e dalle dimensioni dell’ambiente da climatizzare. Componenti come il compressore, la pompa di circolazione e l’elettronica di controllo influenzano il dispendio energetico. Ad esempio, una pompa di calore con potenza di 5 kW può consumare tra 500 W e 2 kW. In aree con inverni rigidi, il consumo può raggiungere 1.000 kWh nei mesi freddi, mentre in zone più miti risulta più basso.
Esistono diverse tipologie di pompe di calore, classificate in quattro categorie: aria/aria, aria/acqua, acqua/acqua e terra/acqua (geotermiche). Le pompe aria/aria e aria/acqua sono le più comuni, grazie al loro costo contenuto e alla facilità di installazione. La notizia arriva da Facile.it