IMU scaduto, quest’anno hai pagato il doppio senza saperlo: occhio al bonifico | Inganno nascosto nel bollettino
L’IMU è prossimo alla scadenza e potresti pagare molto di più rispetto al normale. Ma presta attenzione al bonifico.
L’IMU (Imposta Municipale Unica) è un tributo introdotto in Italia nel 2012 che colpisce il possesso di immobili, inclusi terreni e fabbricati. Il principale vantaggio dell’IMU è che rappresenta una fonte stabile di entrate per i Comuni, consentendo di finanziare servizi pubblici locali come la manutenzione delle infrastrutture e la gestione dei rifiuti.
D’altra parte, l’IMU è spesso criticata per il suo impatto economico sui proprietari di immobili, in particolare per chi possiede seconde case o immobili non utilizzati.
Questa imposta può risultare particolarmente onerosa per le famiglie con più proprietà e per le attività commerciali, specialmente in periodi di crisi economica, influendo negativamente sui consumi e sul mercato immobiliare.
Un altro aspetto positivo dell’IMU è il suo ruolo nel limitare la speculazione immobiliare. Tassando la proprietà di seconde case o immobili sfitti, può incentivare un uso più efficiente delle abitazioni disponibili e ridurre il fenomeno delle case vuote.
Le modalità di pagamento
Il pagamento dell’IMU prevede diverse opzioni a disposizione del contribuente, da scegliere in base alle proprie esigenze. Le due rate principali scadono il 16 giugno per l’acconto e il 16 dicembre per il saldo, con la possibilità di pagare in un’unica soluzione entro la prima scadenza. I metodi di pagamento più diffusi includono il modello F24, utilizzabile sia in forma cartacea presso banche e uffici postali, sia online tramite servizi di home banking o il sito dell’Agenzia delle Entrate. E’ possibile utilizzare il bollettino postale, che può essere pagato fisicamente presso gli uffici di Poste Italiane o attraverso servizi telematici offerti dalle stesse Poste.
Un’altra modalità moderna è il pagamento tramite piattaforme digitali come PagoPA, utilizzate da molti Comuni per semplificare le operazioni fiscali. Anche app bancarie e fintech come Satispay consentono di effettuare versamenti rapidi e intuitivi. La scelta della modalità dipende dalla preferenza personale e dalla familiarità con i servizi online, ma l’obiettivo rimane lo stesso: garantire il rispetto delle scadenze fiscali ed evitare sanzioni per ritardi nei pagamenti.
La compilazione del bollettino
A differenza di altre tasse comunali, l’IMU non prevede l’invio automatico di un bollettino precompilato al contribuente. In generale, spetta al cittadino calcolare l’importo dovuto in base alle aliquote stabilite dal proprio Comune e compilare il modello di pagamento. In alcune circostanze, l’amministrazione comunale può inviare un avviso con il calcolo dell’imposta e un bollettino già predisposto, soprattutto per immobili soggetti a imposte stabili e ricorrenti.
Nel caso in cui il bollettino non venga inviato, è possibile scaricare il modello F24 dal sito dell’Agenzia delle Entrate o dal portale del Comune di riferimento. In alternativa, il bollettino postale si può ottenere gratuitamente presso gli uffici di Poste Italiane. Non dimentichiamoci, però, che negli anni passato alcuni truffatori hanno provato ad inviare falsi bollettini che riportavano false informazioni, pertanto è sempre meglio controllare la cassetta della posta.