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Il Pranzo di Natale 2024 sarà più caro rispetto al 2023

Rincari alimentari e spese festive: l’inflazione 2024 rende il pranzo di Natale più costoso rispetto allo scorso anno.

L’inflazione è un fenomeno che continua a pesare sulle famiglie italiane. Infatti, molte città del Paese devono fare i conti con dei prezzi che non hanno intenzione di fermarsi.

Nello specifico, dicembre è il mese delle festività natalizie e, di conseguenza, ci si prepara per organizzare quanto necessario per passare il Natale.

Tuttavia, le famiglia si trovano di fronte agli aumenti sui prodotti alimentari, che rendono il pranzo natalizio più costoso rispetto allo scorso anno. Tra i rincari più evidenti spiccano i prodotti tipici delle festività, come il salmone affumicato e l’olio d’oliva.

L’aumento dei prezzi non si ferma solo ai beni di consumo quotidiano. Infatti, il rincaro include anche prodotti legati alle tradizionali cene e pranzi festivi.

Le città che registrano l’inflazione più alta in Italia

Secondo i dati diffusi dall’Istat e analizzati dall’Unione nazionale consumatori, le principali città italiane registrano rincari significativi rispetto ad un anno fa. A novembre 2024, l’inflazione annua è arrivata ad una media dell’1,6%, ma alcune città hanno registrato aumenti molto più alti. Tra queste, troviamo Bolzano che guida la classifica con un incremento annuo di 608 euro per famiglia. A seguire c’è Roma con un aumento di 518 euro e Genova con 495 euro.

Tra le città lombarde, quella con i rincari più alti è Bergamo che si posiziona al decimo posto, con un aumento di 459 euro. Invece, Milano e Como seguono con aumenti più contenuti, rispettivamente di 343 e 363 euro. Tali aumenti poi si riflettono direttamente sulle tasche dei consumatori. Infatti, essi si trovano a dover pagare di più per beni di prima necessità, ma anche per servizi legati alle festività. Nonostante l’inflazione e i rincari abbiano mostrato una leggera riduzione rispetto ai periodi di maggiore picco tra il 2022 e il 2023, il costo della vita continua a pesare sui bilanci familiari. Ma quali sono i dati che riguardano direttamente le feste natalizie?

Spesa in vista del pranzo di Natale (Pixabay FOTO) – www.financecue.it

Gli effetti dell’inflazione sulla spesa natalizia in Italia

Tra gli aumenti più significativi vi è sicuramente la spesa alimentare. Infatti, in vista del Natale, gli italiani si preparano ad acquistare i prodotti tipici per il pranzo e la cena delle festività. Tuttavia, la popolazione deve interfacciarsi con degli aumenti importanti. Un’indagine condotta su una delle principali catene della grande distribuzione ha osservato che i prezzi dei prodotti che solitamente vengono acquistati per le festività natalizie sono aumentati tra il dicembre 2023 e il dicembre 2024. Ad esempio, il salmone affumicato ha visto un aumento del 40%, mentre l’olio extravergine d’oliva è aumentato del 15,8%.

A seguire, ci sono altri prodotti che hanno contribuito a rendere il pranzo di Natale più costoso. Stiamo parlando del vitello tonnato con un incremento del 5%, le lasagne con il 4% e i tortellini di carne con il 3%. Tra questi aumenti, però, ci sono anche alcune riduzioni su alcuni prodotti come il prosciutto cotto (-3,5%) e alcuni vini (-3%). Ciononostante, la tendenza generale è quella di un aumento dei prezzi. In pratica, a livello nazionale, le famiglie italiane si troveranno a spendere di più per il classico pranzo natalizio. Per l’appunto, una spesa che un anno fa sarebbe costata circa 200 euro, ora arriva a 210 euro. In definitiva, le famiglie devono prepararsi ad un Natale più caro.

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Martina Serpe