Asilo nido gratis, a settembre parte la rivoluzione: niente più spese | Queste famiglie sono le più fortunate
Da settembre l’asilo nido è gratis, una vera e propria rivoluzione per le famiglie. Potranno dire addio ad una spesa onerosa: la novità.
A partire da aprile 2025, il governo metropolitano di Tokyo introdurrà la settimana lavorativa di quattro giorni per i dipendenti pubblici. La governatrice Yuriko Koike ha spiegato che questa misura mira a restituire tempo alle madri lavoratrici e a promuovere la natalità in un Giappone sempre più anziano e noto per i suoi ritmi lavorativi estremi. Questa iniziativa segue esempi simili già adottati in altre prefetture, come Chiba e Ibaraki.
Nonostante trent’anni di incentivi economici, il Giappone non è riuscito a risolvere il suo inverno demografico. La scelta di avere figli dipende da una serie di fattori complessi. Secondo Francesco Billari, demografo e rettore della Bocconi, non esiste una soluzione unica, ma un “ecosistema di politiche” che integri lavoro, servizi e cultura familiare.
In Giappone, l’80% delle donne tra i 25 e i 54 anni lavora, ma solo il 25% ha contratti a tempo pieno e indeterminato. Questa instabilità contrattuale influisce negativamente sulla natalità: le donne con un lavoro temporaneo hanno meno probabilità di diventare madri rispetto a quelle con impieghi stabili, indipendentemente dalla situazione lavorativa dei partner.
Nonostante la riduzione della settimana lavorativa sia vista come un tentativo di conciliare lavoro e famiglia, non è detto che sia efficace. Concentrare il lavoro di cinque giorni in quattro potrebbe infatti amplificare lo stress, rendendo difficile per i lavoratori dedicare tempo alla famiglia o ad altre attività personali.
Asilo gratis, la soluzione giapponese: arriva insieme alla settimana corta
Un modello più efficace potrebbe essere quello di introdurre flessibilità negli orari, permettendo a uomini e donne di gestire meglio il tempo. Una “desincronizzazione” delle giornate lavorative potrebbe agevolare la conciliazione tra vita lavorativa e familiare, senza necessariamente ridurre i giorni di lavoro.
Un ostacolo significativo in Giappone è rappresentato dalle rigide divisioni dei ruoli familiari. Le donne si fanno ancora carico della maggior parte delle responsabilità domestiche, inclusa la cura dei genitori anziani del marito. Nonostante l’introduzione del congedo di paternità nel 2021, solo il 15% degli uomini ne usufruisce.
Giappone, investire nei servizi per l’infanzia: la soluzione al problema demografico
Per incentivare le nascite, Tokyo ha annunciato la gratuità degli asili nido per tutti i bambini in età prescolare dal prossimo settembre. Secondo l’OCSE, i Paesi con alti tassi di fertilità investono di più nei servizi per l’infanzia, evidenziando che il sostegno economico diretto alle famiglie ha un impatto limitato rispetto ai servizi strutturali.
In Italia, invece, la politica si concentra su bonus una tantum, come il bonus bebè, che difficilmente riescono a incentivare la natalità. Mentre il Giappone punta su un mix di flessibilità lavorativa e servizi per l’infanzia, l’Italia rischia di rimanere indietro nella sfida per il rilancio demografico.