Trenitalia, migliaia di biglietti al 50%: altro che rincari | In questi casi risparmi centinaia di euro
Se scegli Trenitalia avrai migliaia di biglietti al 50%. Addio ai rincari, ci sono dei casi in cui il risparmio è assicurato: quali sono.
Negli ultimi mesi, i viaggiatori italiani hanno riscontrato un aumento significativo dei ritardi ferroviari, con un treno su tre che giunge a destinazione oltre l’orario previsto. Questo fenomeno interessa sia i servizi ad alta velocità che quelli a media percorrenza, causando disagi diffusi tra i passeggeri.
Un’indagine condotta su 1.492 cittadini ha rivelato che il 36% dei viaggiatori Trenitalia ha subito ritardi, mentre Italo presenta percentuali leggermente inferiori. Le tratte più problematiche risultano essere la Milano-Genova e la Bologna-Lecce.
In molti casi, i ritardi non superano i 30 minuti, soglia oltre la quale scatta il diritto al rimborso. Tuttavia, circa la metà dei passeggeri ha presentato reclami per ottenere indennizzi, con le compagnie ferroviarie che hanno evaso la maggior parte delle richieste tramite voucher o accrediti.
La saturazione della rete ferroviaria e l’aumento del numero di treni in circolazione hanno aggravato la situazione. La concorrenza tra Italo e Trenitalia per l’occupazione degli slot disponibili intensifica il problema, destinato a crescere con l’ingresso di nuovi operatori nel mercato italiano.
Trenitalia, cantieri e disagi futuri: cosa succede
I lavori infrastrutturali previsti tra il 2025 e il 2026 complicheranno ulteriormente il quadro, con numerosi cantieri che limiteranno la disponibilità di diverse tratte ferroviarie. Attualmente, RFI segnala la presenza di oltre 1.100 cantieri aperti, con un incremento del 20% rispetto al 2023, causando frequenti variazioni negli orari dei treni.
La promiscuità della rete ferroviaria italiana, utilizzata sia da treni ad alta velocità che da convogli tradizionali, rappresenta un ulteriore ostacolo. La mancanza di stazioni dedicate esclusivamente all’alta velocità, ad eccezione di Bologna, provoca ingorghi nei nodi delle grandi stazioni come Roma Termini e Milano Centrale.
Interviene l’autorità dei trasporti: il provvedimento
L’Autorità di Regolazione dei Trasporti ha recentemente richiamato Trenitalia alle proprie responsabilità, evidenziando un aumento delle interruzioni di linea e dei disservizi subiti dai passeggeri. Secondo l’Authority, nel primo semestre del 2024 si sono registrate 22.904 ore di interruzioni, in crescita rispetto agli anni precedenti. In risposta a questa situazione, associazioni come Altroconsumo stanno promuovendo azioni collettive per ottenere sistemi di indennizzo più equi in caso di ritardi e cancellazioni.
Le richieste includono rimborsi integrali del costo del biglietto per ritardi significativi e l’automatizzazione delle procedure di rimborso, senza necessità di ulteriori richieste da parte dei passeggeri. La modernizzazione della rete ferroviaria è indispensabile, ma deve essere accompagnata dal rispetto dei diritti dei passeggeri. È fondamentale che gli investimenti infrastrutturali garantiscano una separazione efficace delle linee ad alta velocità da quelle tradizionali, sul modello di Bologna, per migliorare la puntualità e la qualità del servizio offerto.