Causale Bonifici, partono i controlli a tappeto | Occhio a quest’errore: Agenzia delle Entrate non fa sconti a nessuno
L’Agenzia delle Entrate prosegue la sua stringente azione di controllo. Se ti lasci sfuggire questo dettaglio, potresti ritrovarti in guai seri con il Fisco
L’Agenzia delle Entrate è un ‘ente pubblico non economico’, sul cui operato vigila il Ministro dell’Economia e delle Finanze. Questo vuol dire che l’attività dell’Agenzia avviene in una condizione di piena responsabilità gestionale ed operativa, ma per quanto concerne gli atti che disciplinano il funzionamento della stessa, questi sono trasmessi direttamente al Ministero.
Esiste, per l’appunto, una Convenzione triennale atta a regolare i rapporti che intercorrono tra il Ministero dell’Economia e delle Finanze e l’Agenzia. All’interno di questa vengono specificati i servizi che bisogna assicurare ai contribuenti, così come gli obiettivi da raggiungere e le risorse destinate a tali fini.
A tal proposito, gli obiettivi fondanti dell’Ente sono semplificare i rapporti con i contribuenti stessi, migliorando i servizi di assistenza ed informazione a loro rivolti e migliorare la propria organizzazione e pianificazione interna, al fine di offrire un contrasto sempre più efficace alle pratiche fiscali criminose, come l’evasione fiscale.
L’evasione fiscale racchiude tutti quei comportamenti mediante i quali i cittadini violano la legge per assicurarsi il pagamento di meno tasse o la totale esenzione dal pagamento. Si tratta di un fenomeno che attanaglia da decenni la nostra società, in risposta alla quale proprio l’Agenzia delle Entrate sta incrementando un’attività di controllo sempre più serrata e stringente.
La vigilanza del Fisco sui bonifici
I bonifici sono indubbiamente tra le transazioni di denaro più comuni in circolazione, che consistono nel trasferimento di fondi da un conto corrente, che può essere postale o bancario, ad un altro. Il bonifico si rende utile nel pagamento di servizi e prestazioni, così come per il versamento degli stipendi e delle retribuzioni. In genere queste transazioni particolarmente frequenti, così dette ordinarie, che riguardano lo spostamento frequente di somme non elevate di denaro, non mettono in allarme l’Agenzia delle Entrate; un risvolto ben diverso, invece, può palesarsi nel caso in cui le circostanze dell’operazione appaiano meno chiare.
Il Fisco deve vigilare sulla regolarità dei bonifici che avvengono, specie se gli istituti bancari inviano segnalazioni specifiche, al fine di individuare e contrastare pratiche illegali come l’evasione fiscale. Per questo, in caso di movimenti di denaro poco trasparenti l’attenzione del Fisco può essere attirata e lo stesso sarà autorizzato ad esaminare il conto corrente del soggetto sotto esame, al fine di comprendere la natura dei movimenti e l’eventualità di condotte fiscali illecite.
Quali comportamenti possono dare nell’occhio?
E’ spesso la ripetizione assidua e frequente dei movimenti a gettare l’ombra sugli stessi e far scattare l’allarme nell’AdE; siano questi trasferimenti che coinvolgono cifre molto elevate, privi di causale esplicativa, ma anche movimenti di piccole somme che essendo ripetuti frequentemente nel tempo arrivano a raggiungere comunque soglie importanti. I motivi del trasferimento di denaro devono essere specificati nella maniera più trasparente e dettagliata possibile nella causale, perché un bonifico dubbio, privo di giustificazione o motivazione alla base, ha molta più probabilità di trascinarvi direttamente sotto la lente d’ingrandimento del Fisco; se aggiungiamo poi che il bonifico potrebbe essere rivolto ad una terza persona verso la quale non si ha alcun rapporto di parentela, ciò contribuirà ad alimentare decisamente i sospetti.
Per sfuggire al controllo dell’Agenzia delle Entrare nella sua opera di valutazione della regolarità dei movimenti bancari, sarebbe sempre meglio conservare la documentazione contabile utile a giustificare le transazioni avvenute a partire dal vostro conto corrente per un periodo di almeno dieci anni, in modo da poter tranquillamente fornire la documentazione necessaria ad attestare la regolarità dei movimenti.