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730, da quest’anno cambiano le regole | Non buttare questi scontrini: risparmio esagerato

Modello 730 (Depositphotos)

Modello 730 (Depositphotos foto) - www.financecue.it

Il Fisco ha diffuso il nuovo modello 730, a cui è già possibile dare una prima occhiata. Ecco le modifiche previste per il 2025

Cos’è il 730? Parliamo di un modello atto alla dichiarazione dei redditi, destinato sia ai lavoratori dipendenti che ai pensionati. Consentirà ai contribuenti che devono effettuare la dichiarazione di non aggrovigliarsi in calcoli, nonché di ottenere il rimborso dell’imposta in busta paga o, nel caso di pensionati, proprio nella rata di pensione. Qualora, invece, il contribuente debba versare delle somme di denaro, si renderà necessaria una trattenuta dalla retribuzione in busta paga o dalla pensione.

L’Agenzia delle Entrate ha integrato alla preesistente compilazione ordinaria anche una versione maggiormente semplificata, in cui le informazioni vengono proposte in maniera più coincisa nei confronti del contribuente, che avrà la possibilità di modificarle o confermate.

L’utilizzo del credito presente sulla dichiarazione del 730 può diventare effettivo solo compilando il modello F24, possibile mediante i servizi digitali dell’Agenzia delle Entrate. Ma c’è di più; già, perché se si intende usufruire di un importo di credito superiore a 5.000 euro bisognerà richiedere direttamente al Fisco un visto di conformità.

Il modulo si compone di dieci quadri che devono essere compilati. Tra questi il quadro A è riservato ai redditi che provengono da terreni di proprietà, il C per il reddito lordo complessivo dichiarato dal professionista o dal pensionato e il quadro E, riguardante le spese e gli oneri sostenuti, da cui sarà possibile ottenere eventuali detrazioni.

Cosa cambia nel modulo?

E come ogni anno l’Agenzia delle Entrate si è occupata della pubblicazione, in via ancora ufficiosa, degli schemi dei modelli che riguarderanno l’anno 2025. Tra questi figura anche il 730, che presenterà differenze significative rispetto alle stagioni passate. Esatto, perché a partire dall’annata corrente, i contribuenti che non sono possessori di partita IVA avranno modo di indicare sul modello 730 anche i redditi a tassazione separata.

Nel modello è possibile rinvenire la rimodulazione delle aliquote, il bonus tredicesima, l’indennità di 100 euro rapportata al periodo di lavoro, ma anche il regime agevolativo da poco introdotto riguardante redditi agrari e dominicali. Nella giornata di ieri, oltretutto, il Consiglio dei Ministri ha approvato un nuovo dpcm volto a modificare profondamente la previgente normativa Isee, che nella giornata di oggi è già pronto ad esser sottoposto all’attenzione della Corte dei Conti.

Una sede dell'Agenzia delle Entrate (Depositphotos)
Una sede dell’Agenzia delle Entrate (Depositphotos foto) – www.financecue.it

Cosa prevede il nuovo dpcm?

Quando la pubblicazione del nuovo dpcm avverrà sulla Gazzetta Ufficiale, con conseguente entrata in effettività dello stesso, la determinazione dell’ISEE fino a 50.000 euro come limite massimo sarà esclusa dal valore dei titoli di Stato e dai prodotti finanziari come i libretti di risparmio postale o i buoni fruttiferi.

Un’altra significativa novità riguarda strettamente le famiglie che possiedono soggetti disabili o non autosufficienti all’interno del nucleo; sarà possibile escludere dal reddito di ciascun membro sia i trattamenti previdenziali, sia quelli assistenziali e indennitari. Ad ogni componente del nucleo che possa attestare una disabilità media, grave o la non autosufficienza, sarà attribuita una maggiorazione dello 0,5 al parametro della scala di equivalenza.

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