Addio pensione di invalidità, dopo questa età arriva lo stop | A stabilirlo è proprio la Legge
Cambiano l’assegno e la pensione di invalidità. Quali sono i diritti stabiliti dalla legge una volta compiuti 67 anni?
La legislazione nel nostro paese prevede specifiche norme per l’assistenza finanziaria per le persone con disabilità. Tali regole fissano il limite di età per l’accesso e la fruizione di particolari benefici.
Nel tempo, le condizioni di accesso e le modalità di erogazione delle prestazioni sono state influenzate da importanti modifiche in questo campo, apportate attraverso alcuni aggiornamenti legislativi recenti riguardanti nuove forme di riconoscimento della disabilità.
Queste modifiche hanno sollevato forti dubbi e preoccupazioni tra i beneficiari e le associazioni di categoria, che temono che possano avere un impatto negativo sulla stabilità finanziaria delle persone con disabilità.
Per garantire una corretta informazione e tutelarsi a dovere, è pertanto essenziale conoscere e comprendere in dettaglio la questione pertinente l’assegno e la pensione di invalidità.
Quando viene riconosciuta l’invalidità civile
Quando un soggetto con disabilità civile raggiunge il compimento dei 67 anni, sorgono frequentemente interrogativi riguardo alla continuità delle prestazioni economiche attualmente percepite, quali l’assegno di invalidità civile o la pensione di invalidità civile. Alla luce della Legge n. 118/1971, si chiarisce che non è previsto alcun limite di età per il riconoscimento dell’invalidità civile. Tuttavia, i criteri di valutazione dello stato di invalidità variano in relazione all’età del soggetto: fino a 67 anni, l’invalidità è riconosciuta sulla base della riduzione della capacità lavorativa; al di sopra di tale età, si considera invece la capacità di svolgere le attività tipiche dell’età avanzata.
L’accertamento del grado di invalidità è affidato a una Commissione medica dell’ASL competente, la quale valuta il grado di invalidità attraverso una percentuale che va da lieve a medio-grave (oltre il 66%) fino alla non autosufficienza. Le prestazioni economiche, come l’assegno di invalidità civile riservato a coloro che presentano una percentuale di invalidità compresa tra il 74% e il 99% o la pensione di invalidità civile per disabilità totale, sono destinate esclusivamente agli invalidi civili di età compresa tra i 18 e i 67 anni.
Come cambia la pensione di invalidità
Al raggiungimento dei 67 anni di età, sia l’assegno sia la pensione di invalidità civile si trasformano automaticamente in un “assegno sociale sostitutivo”, secondo quanto stabilito dall’articolo 19 della suddetta legge. Questo assegno sociale è concepito per garantire un minimo di sussistenza a coloro che hanno raggiunto l’età pensionabile, ma non prevede ulteriori integrazioni specifiche correlate all’invalidità civile.
È importante sottolineare che, nonostante quanto sopra esposto, gli invalidi civili di età superiore ai 67 anni possono comunque continuare a beneficiare di altre agevolazioni non economiche previste dalla normativa, come l’esenzione dal pagamento del ticket sanitario. L’unica eccezione di natura economica riguarda l’indennità di accompagnamento, riservata a coloro che presentano invalidità totale.