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Addio TFR, italiani senza parole: la nuova Legge non ammette replica | Ecco dove finiranno i tuoi soldi

Addio TFR Nuova legge dove finiranno soldi

Gli italiani dovranno dire addio al TFR - Financecue.it (DepositPhoto)

Gli italiani a breve dovranno dire addio al TFR, lasciando la popolazione senza parole. La nuova legge è drastica: non ammette replica.

Nel panorama delle riforme previste dalla Legge di Bilancio 2025, una proposta di grande rilievo riguarda il Trattamento di Fine Rapporto (TFR). Se approvata, questa misura potrebbe segnare un cambiamento significativo nella gestione del risparmio previdenziale dei lavoratori italiani. Si prevede, infatti, che una parte del TFR venga trasferita obbligatoriamente verso i fondi pensione.

La proposta punta ad automatizzare il versamento di una quota del TFR alla previdenza complementare, stabilendo un trasferimento iniziale del 25%. Tuttavia, i lavoratori avranno la possibilità di aumentare successivamente questa percentuale, contribuendo così in modo più consistente al proprio fondo pensione. La misura mira a favorire una crescita costante del risparmio previdenziale tra i dipendenti, promuovendo una cultura della pensione integrativa fin dall’inizio della carriera lavorativa.

Accanto a questa novità, il Ministero del Lavoro sta studiando l’introduzione di un sistema di “silenzio-assenso”. Questo sistema prevede che, in mancanza di una dichiarazione esplicita da parte dei lavoratori, il TFR maturando venga trasferito in automatico verso un fondo pensione. Questo vale per i dipendenti delle aziende con oltre 50 lavoratori, mentre chi non esprime una preferenza esplicita vedrà il proprio TFR trasferito senza ulteriori azioni.

L’idea di adottare nuovamente il “silenzio-assenso” non è nuova. Infatti, una misura simile era stata introdotta nel 2007, quando il numero di lavoratori iscritti alla previdenza complementare era aumentato significativamente. Tuttavia, nonostante l’incremento, il tasso di adesione complessivo non ha mai superato il 30%, con un calo anche nel numero di contribuenti attivi. Sebbene la modalità tacita sia stata efficace in passato, non ha avuto l’effetto sperato in termini di adesioni continuative.

Fondi Pensione, obbligo di iscrizione e regole per il TFR: cosa cambia

Qualora la proposta venga confermata, i fondi pensione coinvolti seguiranno un sistema simile a quello previsto dal Decreto Legislativo 252/2007. In particolare, a partire dal mese successivo alla scadenza dei sei mesi di silenzio-assenso, il TFR maturando dovrà essere trasferito dal datore di lavoro al fondo pensione collettivo di riferimento. Questo avverrà salvo diverso accordo aziendale.

Nel caso in cui l’azienda abbia più fondi pensione a disposizione, il TFR sarà trasferito al fondo con la maggior parte degli iscritti. Questo criterio mira a uniformare le scelte previdenziali dei dipendenti, semplificando il processo di gestione del risparmio. Tuttavia, le aziende che non hanno un fondo collettivo di riferimento dovranno destinare il TFR al fondo negoziale Cometa, che è stato istituito nel 2020 come successore del precedente FONDINPS.

Addio TFR Nuova legge dove finiranno soldi
La nuova legge non ammette replica – Financecue.it (DepositPhoto)

Le prospettive future e la riforma della previdenza: la nuova proposta

Questa nuova proposta di legge rappresenta un passo verso la modernizzazione del sistema pensionistico italiano, cercando di incentivare i lavoratori a destinare più risorse alla propria pensione complementare. Il futuro dei fondi pensione potrebbe essere segnato da questa misura, soprattutto se la riforma verrà implementata come previsto.

Se la misura dovesse entrare in vigore, i lavoratori italiani potrebbero trovarsi ad affrontare una nuova realtà, dove l’adesione a un fondo pensione sarà automatica e obbligatoria, con il TFR che diventerà una risorsa fondamentale per il risparmio previdenziale del futuro.

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