Nvidia, il colosso crolla dopo l’uscita di DeepSeek: che sta succedendo?
Nvidia produce schede grafiche e video ed è tra i più imponenti colossi del mercato. Non l’ha salvato dalla caduta libera del 27 gennaio.
Il crollo in Borsa non lascia scampo a nessuno, nemmeno ai grandi colossi. È quanto è avvenuto a Nvidia, grande multinazionale che si occupa di schede grafiche e componentistica per PC e smartphone a diversi livelli.
Infatti, Nvidia mette a disposizione soluzioni per gli utenti domestici, professionali e semi professionali e non solo. Gli utenti possono contare su queste schede per le attività di modifica immagini o risoluzione, oltre a offre una grafica eccezionale nel gaming.
Nonostante l’aumento di fatturato – quasi in raddoppio per le stime rispetto allo scorso anno – Nvidia ha dovuto affrontare un crollo delle azioni senza precedenti. Così sono sfumati circa 600 miliardi di dollari lo scorso 27 gennaio.
Cosa è successo a Nvidia e perché il mercato azionario non lo ha premiato? Le cause vanno ben oltre la fatturazione in bilancio, che vede in Nvidia un’azienda in ottima salute sul piano finanziario. Ecco cosa è accaduto.
Le cause del crollo
Chi opera nel mercato azionario più volatile sa bene che ci sono fattori interni ed esterni che influenzano la bontà di un investimento e quanto si può guadagnare. Un titolo scende o sale per i dati di produzione e le stime di crescita, ma anche per le notizie su fornitori e clienti possono destabilizzare.
Così può capitare che un’azienda di successo può ritrovarsi a perdere miliardi di dollari in Borsa per l’ascesa di un concorrente, oppure per delle normative che possono cambiare nel tempo. Cosa è successo a Nvidia e come si sono persi questi soldi?
Cosa è successo
Le azioni Nvidia sono crollate lo scorso 27 gennaio e hanno perso tantissimo valore, fino a 600 miliardi di dollari in un giorno. Questo è il risultato di una serie di notizie che avrebbero messo in allerta gli investitori, come spiega Investors.com. La prima notizia che ha messo in allarme chi voleva investire in Nvidia è l’avvio della società cinese DeepSeek per l’intelligenza artificiale. La società è riuscita a sbaragliare la concorrenza con un quarto del budget. Nella settimana del 20 gennaio Trump ha dato il via a Stargate, per un investimento di 500 miliardi in 4 anni. Sempre dal Taikun è arrivato l’addio di una legge firmata da Biden. Questa norma costringeva le aziende di settore a fornire i risultati dei test prima al Governo e solo in seguito al pubblico. Non è accaduto lo stesso per la legge dall’amministrazione Biden che prevede un limite per l’arrivo dei chip dall’estero a partire da 50 mila unità e controlli già a partire da ordini di 1700 chip.
Dalla Corte Suprema, invece, era arrivata la notizia che l’appello richiesto da Nvidia per la vicenda delle criptovalute – l’azienda avrebbe subìto un crollo per via della crisi di criptovalute nel 2018 – è stato respinto. Notizie discordanti erano arrivate anche dai fornitori e dai clienti di Nvidia. La stessa fonte riporta che la SK Hynix – fornitrice di chip per Nvidia – aveva espresso preoccupazione sulla domanda dei chip, mentre la Taiwan Semiconductor – altra azienda fornitrice – aveva superato le stime di crescita. Poi si è scoperto che anche Microsoft non avrebbe limitazioni sui chip. Infine, il dato sulla concorrenza di Broadcom – che ha registrato un aumento della richiesta dei suoi processori – sarebbe stata la mazzata finale per i titoli Nvidia secondo gli analisti. La perdita stimata è del 17% e alcuni analisti parlerebbero di un trend rialzista in divenire dopo gennaio, visto che l’azienda è solida. Infatti, le vendite sono raddoppiate nel 2024 rispetto al 2023, quando già Nvidia volava ai 18,1 miliardi di dollari di fatturato.