730, questa spesa non la rimborsano più | Brutta sorpresa per gli italiani: famiglie ancora più povere
730, alcune spese per il 2025 non consentono più di ricevere le detrazioni, mentre per altre cambiano le percentuali. Cosa succede?
Molti utilizzano il rimborso del 730 per aumentare il risparmio. Potrebbe essere destinato a un fondo di emergenza, a un viaggio, o per l’acquisto di beni durevoli. Alcuni, più propensi al rischio, potrebbero investire parte o tutto il rimborso in azioni, obbligazioni o altri strumenti finanziari.
Un’altra destinazione comune per i rimborsi è l’estinzione di debiti. Si può decidere di saldare anticipatamente rate di prestiti personali, mutui o finanziamenti. Così si alleggerisce il peso del debito e si migliora la situazione finanziaria.
Il rimborso può essere utilizzato per migliorare la qualità della vita. Si può decidere di rinnovare l’arredamento di casa, acquistare elettrodomestici di ultima generazione, oppure finanziare attività di svago e tempo libero.
Il rimborso può essere investito in formazione e aggiornamento professionale. Corsi di specializzazione, master o semplici seminari possono rappresentare un’opportunità per accrescere le competenze e migliorare le prospettive lavorative. Cosa cambia ora?
Come funzionano le detrazioni
Il rimborso del 730 è una somma di denaro che lo Stato restituisce al contribuente quando, in seguito al calcolo delle imposte, emerge un credito a suo favore. Questo accade quando le detrazioni e le deduzioni fiscali a cui si ha diritto superano l’importo delle imposte dovute.
Il rimborso può essere richiesto da lavoratori dipendenti, pensionati e da altri soggetti che presentano il modello 730. L’importo esatto del rimborso dipende da diversi fattori, come il reddito, le spese sostenute e le detrazioni spettanti. La modalità più immediata è richiedere il rimborso in contanti, che verrà accreditato sul tuo conto corrente bancario o postale. È possibile anche optare per lo sconto sulle tasse per detrazione.
Le novità
A partire dal 2025, i cittadini con redditi superiori a 75.000 euro hanno detrazioni IRPEF. Verrà introdotto un tetto massimo annuale alle spese detraibili, che cambia in base al reddito e al numero di figli a carico. Per un reddito superiore a 100.000 euro, il tetto massimo sarà di 8.000 euro, un importo che può aumentare in base al numero di figli a carico. Questo limite si applica a molte spese detraibili, come gli interessi passivi sui mutui, le spese veterinarie e quelle per l’istruzione.
Saranno escluse da questo limite le spese sanitarie, che hanno già una loro regolamentazione. È importante sottolineare che la norma fa riferimento generico a “tutti gli oneri e le spese per i quali è prevista una detrazione dall’imposta lorda“. Tieni comunque a portata di mano le ricevute delle spese: saranno gli esperti a farti il calcolo e a spiegarti quanto puoi ottenere in detrazione con le novità. La notizia arriva da Investire Oggi.