Le spese quotidiane di chi vive da solo stanno per cambiare: sono previste importanti novità nella Manovra 2025.
Affrontare le spese quotidiane può essere una sfida per chi è single e ha un unico reddito su cui contare. Dall’affitto o mutuo alle bollette, passando per la spesa alimentare e i trasporti, tutto pesa interamente sulle spalle di una sola persona. A differenza di chi condivide le spese con un partner o una famiglia, chi vive da solo deve gestire ogni uscita con grande attenzione.
Negli ultimi anni, l’aumento del costo della vita ha reso ancora più difficile far quadrare i conti. Inflazione, caro energia e rincari nei beni di prima necessità hanno ridotto il potere d’acquisto, costringendo molte persone a rivedere il proprio stile di vita. Per chi ha uno stipendio fisso e nessun’altra entrata, ogni euro risparmiato può fare la differenza alla fine del mese.
Nonostante queste difficoltà, i single e i monoreddito spesso vengono trascurati dalle misure di welfare. Molti incentivi fiscali e aiuti statali sono infatti destinati alle famiglie con figli o a categorie particolari, lasciando chi vive da solo senza particolari agevolazioni. Questo porta a una maggiore pressione economica su chi non può contare su una rete familiare per dividere le spese.
Alcuni provano a compensare con lavori extra, straordinari o attività autonome parallele, ma non sempre è sufficiente. Per questo, ogni anno cresce l’attenzione su possibili interventi governativi che possano alleggerire il peso fiscale anche per chi vive con un solo stipendio.
Nella Manovra di bilancio 2025, il governo ha deciso di puntare principalmente sul sostegno alle famiglie numerose, incentivando la natalità e introducendo aiuti per le lavoratrici madri con più figli. Tuttavia, per chi è single e monoreddito, le misure sono più limitate e si concentrano soprattutto sulla riduzione del cuneo fiscale.
L’intervento principale riguarda il taglio dell’Irpef, che riduce gli scaglioni a tre aliquote: 23% per redditi fino a 28.000 euro, 35% tra 28.000 e 50.000 euro e 43% oltre i 50.000 euro. Questo significa che, in base al reddito, i lavoratori dipendenti potranno beneficiare di un piccolo alleggerimento fiscale rispetto agli anni precedenti.
Per i lavoratori con redditi fino a 20.000 euro, la Manovra prevede un bonus, il cui importo varia in base al reddito. Si tratta di una somma esente da tasse che verrà calcolata in base a una percentuale stabilita. Per chi guadagna meno di 8.500 euro, il bonus sarà pari al 7,1% del reddito, mentre chi arriva a 15.000 euro avrà diritto al 5,3%. Inoltre, per chi ha redditi tra 20.000 e 40.000 euro, è prevista una detrazione fiscale fino a 1.000 euro, applicata in base al reddito complessivo. Anche se queste misure non sono specificamente pensate per i single e i monoreddito, potrebbero offrire un piccolo sollievo economico.
Secondo quanto riportato da Sky TG24, un altro intervento riguarda la detassazione del lavoro notturno e straordinario nei giorni festivi per alcuni settori, come quello turistico e della ristorazione. Questo potrebbe rappresentare un’opportunità di guadagno maggiore per chi svolge queste professioni, seppur limitata a un periodo temporale.