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Nord e Sud sempre più distanti: il reddito delle famiglie lo dimostra

Italia e soldi in contanti

Italia e soldi in contanti (Canva Foto) - www.financecue.it

Un divario sempre più marcato tra Nord e Sud Italia, i dati parlano chiaro: il reddito è sempre più basso al sud.

Parlare di differenze tra Nord e Sud Italia non è certo una novità. Da decenni il nostro Paese si porta dietro uno squilibrio economico che sembra difficile da risolvere.

Al Nord le opportunità sono maggiori, le aziende investono di più e i salari tendono a essere più alti. Al Sud, invece, il lavoro è spesso più precario, i servizi pubblici meno efficienti e il reddito delle famiglie decisamente più basso.

Questo divario si riflette nella vita quotidiana delle persone. Chi vive al Nord ha più possibilità di costruirsi un futuro, con stipendi che permettono di affrontare spese importanti come la casa, l’istruzione dei figli o la sanità.

Al Sud, invece, molte famiglie devono fare i conti con una realtà più difficile, in cui anche le spese essenziali pesano di più sul bilancio mensile. Ma quanto è grande oggi questo divario?

I dati Istat mostrano una distanza enorme

Secondo l’Istat, nel 2023 il reddito disponibile medio delle famiglie al Sud è stato di 17.100 euro annui, mentre al Centro-Nord ha raggiunto i 25.000 euro. Un divario superiore al 30%, che si fa sentire in ogni aspetto della vita quotidiana. L’area più ricca d’Italia resta il Nord-Ovest, dove il Pil pro-capite ha toccato 44.700 euro, mentre nel Mezzogiorno non ha superato i 24.000 euro.

Nonostante tutto, il Sud ha mostrato una crescita del Pil dell’1,5% nel 2023, un dato che supera quello del Nord-Ovest (+0,7%) e del Nord-Est (+0,4%). Ma non basta. Per colmare il divario servirebbero anni di crescita a ritmi molto più sostenuti, mentre oggi l’economia del Mezzogiorno resta troppo fragile per poter ridurre davvero la distanza con il resto del Paese.

Banconote Euro
Banconote Euro (Canva foto) – www.financecue.it

Il reddito delle famiglie racconta due Italie diverse

Oltre al reddito, anche la spesa per consumi mostra una differenza netta. In media, nel 2023 ogni italiano ha speso 21.200 euro per consumi finali, ma con grandi variazioni tra le regioni. Al Nord si è speso di più, con il record della Valle d’Aosta (30.500 euro), mentre al Sud i numeri sono ben diversi: in Campania si è arrivati appena a 15.200 euro. Guardando il Pil pro-capite, il divario è ancora più impressionante. La Provincia autonoma di Bolzano guida la classifica con 59.800 euro, seguita da Lombardia (49.100 euro) e Trentino-Alto Adige (46.400 euro). All’ultimo posto c’è la Calabria, con 21.000 euro, meno di un terzo rispetto a Bolzano.

Come riportato da Sky Tg24, questi dati raccontano un’Italia sempre più divisa, dove le possibilità di crescita dipendono ancora troppo dal luogo in cui si nasce. Per molte famiglie del Sud, arrivare a fine mese è una sfida, mentre al Nord il reddito permette di guardare al futuro con maggiore serenità. Una situazione che, senza interventi concreti, rischia di diventare ancora più difficile da cambiare.