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Trump, l’OPEC respinge le sue richieste: niente aumento delle trivellazioni

Trump in difficoltà nel rispondere alle promesse elettorali? Ecco cosa sta succedendo sul piano energetico ora!

Donald Trump ha puntato molto sull’uso delle risorse naturali degli Stati Uniti. Ha promosso l’estrazione di petrolio, gas e carbone per ridurre la dipendenza dall’estero. Il Presidente USA a sostenuto il fracking e ha riaperto aree protette per l’estrazione.

Ha eliminato regolamenti ambientali per facilitare l’estrazione di risorse. Secondo lui, troppe regole rallentavano l’economia e danneggiavano le aziende americane. Ha ritirato gli Stati Uniti da accordi internazionali sul clima, come quello di Parigi.

Trump ha cercato di rilanciare l’industria del carbone. Il mercato dell’energia si stava già spostando verso fonti più economiche, come il gas naturale e le rinnovabili. Nonostante i suoi sforzi, il declino del carbone è continuato.

Ha spinto per l’autosufficienza energetica e ha sostenuto grandi progetti come gli oleodotti Keystone XL e Dakota Access. Queste scelte hanno portato benefici economici a breve termine. Cosa sta succedendo ora?

Cos’è l’OPEC

L’OPEC Organizzazione dei Paesi Esportatori di Petrolio, è un’alleanza tra nazioni che producono e vendono grandi quantità di petrolio. Fondata nel 1960, ha lo scopo di controllare la produzione e il prezzo del petrolio sul mercato globale. I membri decidono insieme quanta quantità estrarre per mantenere il prezzo stabile e vantaggioso per loro. Quando l’offerta è alta, i prezzi scendono, quindi l’OPEC può ridurre la produzione per farli risalire.

L’OPEC comprende paesi come Arabia Saudita, Iran, Iraq, Venezuela e altri, produttori del Medio Oriente, Africa e Sud America. Nel tempo, ha influenzato diverse crisi energetiche, come negli anni ’70, quando ha ridotto la produzione con l’aumento dei prezzi. Cosa sta succedendo ora tra questo ente e Donald Trump?

Donald Trump Presidente USA (Depositphotos Foto) – www.financecue.it

La vicenda con Trump

Donald Trump vuole aumentare l’estrazione di petrolio per abbassare i prezzi, ma i produttori americani non sembrano convinti. Anche se ha ridotto molte regole per facilitare le perforazioni, le aziende del settore non vogliono rischiare di produrre troppo e perdere profitti. Le compagnie di petrolio stanno già estraendo quantità record. I dirigenti delle grandi aziende energetiche hanno avvertito che un eccesso di offerta potrebbe danneggiare il mercato. Trump ha chiesto aiuto anche all’OPEC, l’organizzazione che riunisce i maggiori esportatori di petrolio, per aumentare l’offerta e abbassare i prezzi. I Paesi membri, guidati dall’Arabia Saudita, non vogliono pompare più petrolio. Negli ultimi anni, hanno mantenuto la produzione sotto controllo per evitare il crollo dei prezzi e proteggere i propri profitti. Anche se l’OPEC+ ha pianificato un aumento graduale della produzione entro il 2026, non sarà abbastanza rapido per soddisfare la richiesta di Trump.

Secondo un ex funzionario americano, questo potrebbe portare a uno scontro tra Trump e l’Arabia Saudita. L’andamento del petrolio ha un forte impatto sui mercati finanziari. Quando il prezzo del petrolio sale, le aziende energetiche guadagnano di più. Al contrario, settori come i trasporti e l’industria soffrono per l’aumento dei costi. Prezzi elevati possono spingere l’inflazione e l’intervento delle banche centrali per alzare i tassi d’interesse. Se il petrolio scende troppo, i produttori subiscono perdite e i mercati possono diventare instabili. L’incertezza sui prezzi porta volatilità nelle Borse, e cambia investimenti e strategie economiche a livello globale. La notizia arriva da MSN.

Published by
Annarita Faggioni