Home » Asset management » Recovery Fund e Recovery Plan: non sono la stessa cosa

Recovery Fund e Recovery Plan: non sono la stessa cosa

Recovery Fund e Recovery Plan

Persone con penne in mano e grafici (Canva foto) - financecue.it

Cosa sono Recovery Fund e Recovery Plan? Nonostante il nome, non sono la stessa cosa. Scopri il significato e le differenze.

Negli ultimi anni abbiamo sentito parlare spesso di Recovery Fund e Recovery Plan, ma non per tutti è chiaro cosa significano esattamente e, soprattutto, in cosa si differenziano questi due termini. Molti li usano come sinonimi, ma in realtà sono due cose ben distinte.

Tutto nasce dalla crisi economica causata dalla pandemia. Per aiutare i Paesi più colpiti, l’Unione Europea ha deciso di creare un grande fondo economico, mettendo a disposizione miliardi di euro per sostenere la ripresa.

Ma distribuire soldi senza un piano non avrebbe avuto senso: per questo, ogni Stato ha dovuto presentare un progetto su come investire quelle risorse.

E qui sta la differenza: il Recovery Fund è il “grande salvadanaio” europeo, mentre il Recovery Plan è il piano con cui ogni Paese decide come spendere quei soldi. Uno fornisce le risorse, l’altro stabilisce la strategia per usarle al meglio.

Recovery fund: il fondo che finanzia la ripresa

Quando si parla di Recovery Fund, si fa riferimento al Next Generation EU, un piano straordinario da 750 miliardi di euro creato dall’Unione Europea per rilanciare l’economia dopo la pandemia. La parte più importante di questi fondi – circa il 90% – è gestita attraverso il Recovery and Resilience Facility (RRF), un meccanismo che distribuisce sovvenzioni e prestiti a condizioni vantaggiose agli Stati membri.

L’Italia è tra i Paesi che ricevono più fondi, con oltre 190 miliardi di euro destinati a progetti per modernizzare il Paese, migliorare le infrastrutture, investire nell’istruzione e nella digitalizzazione. L’idea non è solo riprendersi dalla crisi, ma costruire un futuro più sostenibile e innovativo.

Recovery Fund e Recovery Plan
Persone con penne in mano e grafici (Canva foto) – financecue.it

Recovery plan: il piano d’azione di ogni stato

Avere accesso ai fondi non significa poterli spendere liberamente. Ogni Stato ha dovuto presentare un Recovery Plan, ovvero un Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), in cui vengono spiegati nel dettaglio gli investimenti previsti e le riforme necessarie per ottenere i finanziamenti. Senza un piano chiaro e dettagliato, niente soldi.

Il PNRR italiano, approvato nel 2021, prevede interventi in sei settori chiave, tra cui transizione ecologica, digitalizzazione, inclusione sociale e istruzione. Ma c’è una regola fondamentale: i fondi non vengono erogati tutti insieme, ma a tranche, e solo se vengono rispettati gli obiettivi concordati con l’UE. Come sottolinea anche Feltrinelli Education, il Recovery Fund è la fonte di finanziamento, mentre il Recovery Plan è la strategia per utilizzare quei soldi in modo efficace. Se il piano non viene rispettato, l’Europa può anche decidere di bloccare i fondi.