Produzione industriale in Italia: -3,5% nel 2024, è il peggiore dato dal 2009
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L'anno 2024 si è chiuso con un bilancio negativo (canva.com) - www.financecue.it
Il decremento della produzione industriale in Italia nel 2024 è un dato che fa riflettere e temere per la resa dell’economia nazionale
Un indicatore preoccupante per l’economia nazionale del nostro Paese è la poca e/o decrescente produzione industriale, in quanto fattore che evidenzia una scarsa capacità del Paese di imporsi sui mercati import/export esteri.
L’anno 2024 si è chiuso con un bilancio decisamente negativo per la produzione industriale italiana, con una contrazione del 3,5% rispetto all’anno precedente. E sarà sicuramente fondamentale monitorare la situazione verso la fine di quest’anno.
Secondo i dati forniti dall’Istat, e riportati da Il Post, questa rappresenta la peggiore performance registrata dal periodo della crisi economica del 2008-2009, escludendo gli anni caratterizzati dalla pandemia di Covid-19.
La crisi del settore manifatturiero ha perdurato per l’intero anno, mostrando una tendenza al ribasso che ha inciso su oltre 23 mesi consecutivi. Nel solo mese di dicembre 2024, il calo ha raggiunto persino il 7,1% rispetto allo stesso mese dell’anno precedente, evidenziando la fragilità della ripresa economica nel settore industriale.
Settori in difficoltà e rare eccezioni positive
Non tutti i comparti industriali hanno risentito dello stesso impatto negativo. Alcuni settori, scrive Il Post, hanno registrato una crescita, come quello delle forniture di energia, che ha segnato un incremento dell’1,1%, e il settore alimentare, delle bevande e del tabacco, in crescita dell’1,8%. Tuttavia, altri comparti hanno subito perdite significative, come il tessile, con un calo del 10,5%, e la fabbricazione di mezzi di trasporto, che ha registrato una contrazione dell’11,3%. Questi dati evidenziano come la crisi abbia colpito in maniera disomogenea i vari settori produttivi, con alcune industrie che hanno mostrato una maggiore resilienza alle difficoltà economiche rispetto ad altre.
La produzione industriale riveste un ruolo fondamentale per l’economia italiana, contribuendo per circa un quinto al prodotto interno lordo (PIL) nazionale. Un calo così prolungato e significativo solleva fortissime preoccupazioni riguardo alla capacità del settore manifatturiero di sostenere la crescita economica del paese nei prossimi anni.
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Prospettive future e interventi necessari
Di fronte a questa crisi persistente, è cruciale secondo Il Post individuare misure di sostegno per il settore industriale. Politiche di incentivazione agli investimenti, strategie di rilancio dell’export e programmi di innovazione tecnologica potrebbero rappresentare soluzioni fondamentali per contrastare la tendenza negativa. Il messaggio importante da lanciare è che l’Italia ha un suo arsenale di risorse e strutture che possono essere potenziate, oltre ad un ventaglio di risorse che, per la loro caratterizzazione locale, non possono essere replicate (il che determina un vantaggio, in termini di unicità e riconoscibilità).
Risulta imprescindibile una risposta celere da parte delle istituzioni per evitare che il declino industriale possa generare conseguenze ancor più gravi nel medio-lungo periodo. Il trend negativo registrato negli ultimi due anni potrebbe avere ricadute non solo sulla crescita del PIL, ma anche sull’occupazione e sugli investimenti, alimentando così ulteriormente l’incertezza economica.