Tasso d’interesse al 9% | Presentato il buono fruttifero più conveniente della storia: guadagno clamoroso in pochissimi anni

Un tasso di interesse così non si era mai visto: ecco se c’è ancora a disposizione e quali sono le modalità per questo investimento!

Investire i risparmi costruisce un futuro finanziario sereno. Come orientarsi verso investimenti sicuri e redditizi nel lungo periodo? La chiave sta nel bilanciare rendimento e rischio. Quali possono essere?

Tra le scelte più conservative troviamo i buoni fruttiferi postali, garantiti dallo Stato e con rendimenti stabili. Ideali per chi cerca la sicurezza del capitale investito, sono un’alternativa ai conti deposito.

Per chi è disposto ad accettare un rischio maggiore, obbligazioni e fondi comuni di investimento possono sembrare validi. Le obbligazioni emesse da governi o aziende solide offrono un flusso di reddito e una buona diversificazione del portafoglio.

Qual è stato l’investimento migliore di sempre? Continua a leggere per scoprirlo. Stiamo per rivelarti una strategia che ha permesso a molti investitori di ottenere guadagni nel lungo periodo. È rimasto nella Storia!

Come funziona

Poste Italiane offre diverse opportunità di investimento sicure e adatte a un orizzonte temporale di lungo periodo. Buoni fruttiferi postali e libretti di risparmio sono tra le opzioni più tradizionali, ideali per chi cerca la tranquillità di un investimento garantito dallo Stato.

Recandoti in un ufficio postale, potrai ricevere una consulenza personalizzata e scoprire le offerte più adatte alle tue esigenze. Ti verranno illustrati i vantaggi di ciascun prodotto, i tassi di interesse e le modalità di rimborso. Stiamo per dirti qual è stato l’investimento migliore di sempre!

Di quale parliamo

Se con i conti deposito il tasso di interesse arrivano anche al 9% lordo, con i buoni fruttiferi postali si poteva arrivare al massimo al 4,50%. Con i titoli dedicati ai minori c’era un rendimento alto grazie agli interessi che maturavano insieme ai piccoli fino alla loro maggiore età. L’investimento nelle nuove generazioni avveniva poi con un riscatto da parte del ragazzo una volta raggiunti i 18 anni.

I buoni fruttiferi potevano avere la firma di un nonno, un genitore o semplicemente da una persona che li ama. Il buono cresceva insieme al piccolo e il rendimento annuo lordo arrivava fino al 4,50% alla fine del 16°, 17° e 18° anno. Questa soluzione è di 2 anni fa e non è più disponibile, se non con rendimenti molto più bassi, quindi conviene verificare le offerte che ci sono per non perdere altre occasioni come questa che potrebbero arrivare in futuro. La notizia arriva da Investire Oggi.